“Quello che sto chiedendo alle società è di chiarire meglio rispetto al nuovo stadio. Stanno selezionando i progetti, credo che a breve punteranno su uno solo, sarà necessario che lo facciano vedere ai cittadini, se no l’opzione rimane sempre e solo tra un nuovo e teorico stadio e la ristrutturazione di San Siro. Io se dovessi svestirmi dal mio ruolo di Sindaco e ragionare da cittadino e tifoso, San Siro ce l’ho nel cuore e se non vedo quale è l’alternativa diventa difficile. Quindi sto invitando le squadre a una comunicazione molto aperta e trasparente”. E’ la richiesta che il Sindaco Giuseppe Sala ha rivolto a Inter e Milan invitandole a scegliere il progetto sul nuovo impianto (al momento sono quattro quelli in lizza) per poi mostrarlo ai cittadini.
Sullo stesso tema Sala è però stato aspramente criticato dal Consigliere Comunale di Forza Italia, Alessandro De Chirico, che lo ha definito “sindaco cuor di leone” per essersi “chiama fuori dalla querelle sul nuovo stadio” lasciando “la decisione nelle mani del Consiglio Comunale“. Secondo De Chirico, potrebbe averlo fatto “per scaricare un’eventuale responsabilità davanti alla Corte dei Conti” sulle spalle dei consiglieri. “Per valutare pro e contro della eventuale costruzione del nuovo stadio servono le carte – prosegue l’azzurro – Prima dell’estate, insieme ad altri colleghi, abbiamo chiesto di visionare il dossier, ma ci è stato risposto che deve essere preparata una versione semplificata, ossia senza cifre e costi dell’operazione“.
De Chirico che inisme ad altri colleghi consiglieri da mesi chiede “un’audizione, nella commissione competente, di Milan e Inter“. auspica “che settembre sia il mese della trasparenza“, ribadendo “che la proposta delle società sportive meneghine non può essere separata dal progetto di riqualificazione dell’aerea dell’ex ippodromo del trotto, anche se di proprietà differenti. Un progetto è di valore se racchiude in sé una visione complessiva e per farlo è necessario che si tengano in considerazione le esigenze dei quartieri coinvolti e dell’intera città“. “Nel frattempo – conclude – sto elaborando un questionario da sottoporre ai cittadini residenti nei quartieri di San Siro, Quarto Cagnino, Trenno e Gallaratese affinché siano i milanesi ad esprimersi su servizi mancanti da insediare nell’area“.
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