Scuole a pezzi: il Comune taglia i fondi. La reazione potrebbe sembrare strana, ma ormai sotto la Madonnina tutto va bene. Sempre e comunque. Nelle scorse settimane abbiamo raccontato come siano messe male le scuole comunali. Alcune hanno persino dovuto chiudere per pioggia: le stanze e le aule erano oggettivamente inagibili. Mancanza di manutenzione di qui, lavori di riqualificazione non terminati di là. Per ognuna della decina di istituti comunali che hanno dovuto sospendere le attività, si è trovata una scusa diversa. E di scuse si tratta perché tra un viaggio e l’altro il sindaco Giuseppe Sala avrebbe potuto chiedere ai suoi assessori come erano messe le scuole: il primo cittadino ama i suoi foto ritratti con minorenni al seguito, allora perché non occuparsene anche quando i genitori li portano a scuola invece che solo quando li portano al sindaco? Forse perché parliamo di periferie? Da quelle parti gli uomini come Sala passano solo se qualcuno apre un posto in stile centro città. Se no finisce che si fa le foto sbagliate perché non conosce i quartieri e le persone che ci vivono. Ora che l’ultimo bilancio è passato in Consiglio i milanesi si svegliano con una nuova sorpresa: le scuole sono a pezzi e il Comune taglia i fondi. Eppure i soldi per sponsorizzare su Facebook le foto delle poche scuole rinnovate li hanno trovati a Palazzo Marino. Le polemiche politiche non si sono fatte attendere: prima è stato il turno di Alessandro De Chirico, Fi. poi della Lega che ha colto la palla al balzo per sottolineare il problema: “Molte #scuole milanesi crollano a pezzi. Manutenzioni scarse e problemi strutturali creano percoli per i bambini e disagi a insegnanti e genitori. La giunta comunale invece di aumentare le risorse le taglia! La #Lega lancia il grido d’allarme. #Milano merita un governo della città più attento a queste tematiche”. Un messaggio condiviso da Paolo Guido Bassi, Samuele Piscina e Massimiliano Morelli. Basterà questa pressione per risolvere il problema di centinaia di famiglie milanesi? Intanto la realtà ci ricorda solo che le scuole sono a pezzi e il Comune taglia i fondi.