Forza Italia, la crisi è peggio di quella economica. Vediamo una panoramica sul desolante scenario di Milano.
A mettere il dito nella piaga per ultimo è stato Alessandro De Chirico, contestando duramente via Facebook l’uscita di Gianluca Comazzi, capogruppo degli azzurri a Palazzo Lombardia. Una questione secondaria per quanto concerne il contenuto, ma primaria per gli aspetti politici: De Chirico è da qualche mese che prende le distanze dal suo partito o da qualche collega, ma questa volta sono parole più dure. L’idea che un consigliere comunale attacchi con forza una prassi di molti politici è un ulteriore segnale d’allarme: il partito si sta sfaldando, in parte verso la Lega (forse con lo stesso Berlusconi se riuscisse a convincere Salvini) in parte verso i moderati (al momento non si sa chi siano però perché il Pd di Zingaretti ha virato verso la Ditta).
Nel Municipio 9 ormai è una sceneggiata di cui l’ex ferroviere Lardieri è spettatore passivo. Femminino, capogruppo di FI, vuole la testa di Raffaele Todaro, assessore di FI. L’unica mossa di Lardieri, formalmente presidente (ma in minoranza da mesi e dunque dimezzato come il noto Visconte), è respingere le mozioni di censura di un’opposizione sempre più allucinata dal teatrino che si sussegue dalle dimissioni dell’ex assessore Pellegrini (Lega). Il povero Pelle, come lo chiamano gli amici, si rivela come l’ultimo dei problemi di una maggioranza all’apparenza preda di un’impazzimento di maionese.
Nello stesso tempo, si continua a parlare di un sostegno forzista alla Lega. Gianmarco Senna, probabile prossimo candidato sindaco di Milano, continua l’opera iniziata dal suo partito con Silvia Sardone (la cui ultima campagna pare sia stata aiutata anche dal forzista Rizzi): lo si è visto al compleanno di Oscar Strano, un giovane e in gambissima forzista delle periferie. Così come lo si era visto alla convention organizzata da Stefano Maullu alle Stelline quando già si sapeva che era in uscita da Forza Italia. Sono solo esempi di quella che pare una manovra ampia iniziata dalla Lega per sottrarre a Forza Italia i volti più forti in vista della conquista della città.
Uno scenario desolante per Forza Italia, ridotta a un corpo in preda alle convulsioni. Convulsioni che sembrano appena cominciate.