A guardare il meteo, non ci aspetta un gran risultato tra una settimana. Il maltempo associato a temperature abbastanza basse rispetto alle medie stagionali lasciano infatti presagire un parlamento europeo dirompente. Una specie di tempesta politica. Tralasciando però le ipotesi, rimane un fatto: ci aspetta una settimana di passione. Sono anche passati i tradizionali arresti in periodo elettorale, quasi un voto di parte dello Stato per ricordare alla politica la sua presenza. Ora ci sono gli ultimi metri di corsa e sarà curioso anche vedere chi arriverà fino in fondo. Persino i due ragazzi terribili della politica attuale, Salvini e Di Maio, sembrano a tratti avere il fiato corto. Arriverà davanti il milanese o il napoletano? Staremo a vedere, l’importante è che si fermi l’escalation di dichiarazioni e di prese di posizione forti: il rischio infatti è che a rimetterci siano poi tutti. Milano e l’Italia hanno bisogno di una guida seria, in grado di portarla fuori dalla secche economico-sociali dove sembra ancora impantanata.
E se non c’è tale guida il rischio di trovarsi come l’Argentina o la Grecia è concreto: la benzina a due euro dalle parti del lago di Garda in realtà c’è da anni anche se tutti se ne sono stupiti ora, ma qui il rischio è di trovarla a cinque euro al litro ovunque. Per non parlare di ospedali e infrastrutture varie. Prima di sapere cosa sarà la nuova Unione Europea, dovremmo avere qualche tranquillità in più sul futuro dell’Italia. Difficile che ce la daranno perché le dichiarazioni forti sono utili per raccattare voti, quindi non sembra esserci scampo: ci aspetta una settimana di passione.