E il grillino si scusò per il mini SUV. Come ben ha imparato l’ex ministro Elisabetta Trenta, quando diventi un rappresentante istituzionale la tua vita privata diventa un problema pubblico. E se sbagli qualcosa anche solo nella forma, sbagli nella sostanza: capita così che un grillino milanese, assunto poi proprio al ministero che fu della Trenta, riesca a farsi prendere in castagna per il SUV parcheggiato malamente negli spazi comuni del condominio. Perché se uno vale uno, per il parcheggio dovrebbe valere la stessa regola: hai un tuo parcheggio assegnato, dunque perché invadere quello altrui? L’uomo, eviteremo il nome perché chi sa lo trova facilmente (ex contributor del Fatto e oggi parte del Ministero), si è dunque trovato nell’imbarazzante situazione di dover chiedere scusa: una donna (cascato proprio su una donna, categoria mediaticamente molto sensibile) ha postato la foto della sua auto mal parcheggiata in una delle social street di Facebook chiedendo al proprietario di non lasciarla più lì. E augurandogli nel contempo un inizio di giornata altrettanto complicato: la signora ha infatti dovuto compiere molte manovre per uscire dal suo box. In poco tempo sono fioccati commenti, in particolare proprio da chi aveva i box di fronte all’incauto parcheggiatore.
Ma ecco comparire il commento di scuse in tono molto deciso: il grillino di Stato (ormai si potrebbero definire così gli anti casta entrati nella casta?) si scusa pubblicamente spiegando che non di arroganza si trattava, ma di un’emergenza della sua compagna incinta e con un bambino piccolo al seguito. Non sapendo come gestire pargoli in arrivo e non più la spesa, la signora ha parcheggiato il mini SUV dove era più comodo. Anzi, sono i contestatori che dovrebbero scusarsi perché non hanno intuito l’importanza del parcheggio abusivo. E invece di rompere le scatole alla sua compagna (c’è chi si è chiesto se lui non avesse modo di sistemare la macchina in un secondo momento) dovrebbe pensare a tutti gli altri che parcheggiano in modo irregolare. La donna a questo punto ha dovuto scusarsi lei (magari intimorita dalla scritta Ministero della Difesa sul profilo del fustigatore di costumi altrui?). Il grillismo è una religione meravigliosa per certi punti di vista: quando sbagliano gli altri la crocifissione è il minimo che si debba aspettarsi. Quando sbagliano loro, sono gli altri a doversi scusare. Il lato positivo di questa piccola vicenda è che il grillino si scusò per il mini SUV, ma quello negativo è che poi pretese le scuse degli altri per la mancanza di rispetto di avergli fatto notare (per altro senza citare il suo nome) che come tutti, anche lui può lasciare l’automobile in parcheggi regolari. (se non alleghiamo la sua foto è perché visto il soggetto non vorremmo ritrovarci l’Esercito a casa, o i paracadutisti in ufficio; e prima che qualcuno esageri: non abbiamo problemi con i grillini, ci limitiamo a riportare notizie di cronaca meneghina).
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