25 aprile, applausi per Sala, insulti alla Brigata Ebraica

Dopo la partenza da Corso Venezia del corteo del tradizionale corteo per celebrare l’anniversario della Liberazione, accolto dagli applausi, alla manifestazione si è unito il sindaco Giuseppe Sala in fascia tricolore con al suo fianco la compagna Chiara Bazoli.

Dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo e mostrare che non facciamo un passo indietro, mostrare che sono quanto mai vivi e contemporanei i valori della Resistenza” ha spiegato Sala,  proseguendo “Noi in qualche modo, senza esagerare, raccogliamo il testimone dei partigiani, che hanno fatto la parte difficile, ma si vede che il lavoro non e’ finito. Oggi è più facile, ma è un impegno a cui non si puo’ scappare“.

In merito all’assenza di Salvini, Sala ha detto “Il minimo pre requisito” perché il 25 aprile sia una festa di tutti, “è credere nei valori della democrazia” e “lo dovrà dire anche Salvini” perché “se manifestiamo nostalgie verso momenti non democratici..non penso che Salvini voglia essere da quella parte, ma anche snobbare il 25 aprile non va bene. Non diamo per scontato niente, è l’ultima cosa che bisogna fare“. Poi Sala ha commentato l’assenza di esponenti del governo dichiarando “il punto non è questo, so che c’è Buffagni in forma privata, poi sono da altre parti, ma il punto è dimostrare nelle azioni che ogni appoggio a forze anticostituzionali va stroncato. Per esempio, io non ho nulla contro la memoria di Ramelli, ma quando vedo firme anche da forze costituzionali per una manifestazioni promossa anche da forze anticostituzionali, dico stiamo attenti a chi ci accompagniamo. Per me il vero punto è chi sono i miei compagni di viaggio“.

Il corteo ha quindi raggiunto il centro cittadino in modo sostanzialmente tranquillo, anche se è stato funestato dalle solite contestazioni da parte dei militanti filopalestinesi al passaggio della Brigata Ebraica all’altezza di piazza San Babila dove, da dietro le transenne alcune decine di persone con cartelli e bandiere palestinesi hanno urlato slogan come “Fuori i sionisti dal corteo” e “Israele fascista stato terrorista“.