Nuovo stadio: i dubbi sull’operazione del M5S. Mentre mezza città è in brodo di giuggiole per il nuovo stadio Meazza, il Movimento 5 Stelle solleva sui dubbi su cui tutti si stanno concentrando e dividendo. “Ieri una presentazione in pompa magna nel Quartiere Bovisa ed oggi una nuova conferenza stampa/commissione a Palazzo Marino ma al di là delle solite slides e narrazioni patinate da brochure non si ha ancora contezza del reale impatto dei due progetti sul quartiere e sull’incremento di presenze e introiti che al momento restano solo previsioni” attaccano i grillini per bocca di Simone Sollazzo, consigliere comunale M5S a Milano e membro della commissione consiliare sport. “Inoltre dov’è la trasparenza tanto sbandierata se non si conosce uno dei progetti esclusi e tanto meno le motivazioni dell’esclusione? – prosegue Sollazzo – Allo stesso modo non esistono reali motivazioni per l’abbattimento del Meazza e la costruzione di un nuovo Stadio e l’operazione di marketing che Milan e Inter hanno messo in piedi non mi convince affatto. Infine né i residenti di San Siro né il Consiglio Comunale sono stati adeguatamente coinvolti permettendo loro di incidere seriamente nel dibattito”. Critiche decise che schierano il Movimento decisamente verso la parte del no che in molti vedono come un tentativo di cancellare il passato. Per i milanisti inoltre tornare a essere una squadra popolare da casciavit senza ambizioni di scudetti e coppe se non ogni tanto piace. Un ritorno all’anima popolare sacrificata allo sbarco del milionario di Arcore che ha reso il Milan (per un periodo) la squadra più titolata al mondo. Da qui ai prossimi mesi però la discussione sarà ancora molto lunga: in ballo oltre ai soldi ci sono in palio centinaia di milioni da spendere per l’operazione.