Municipio 9, i lealisti ribattono al PD

Riceviamo e pubblichiamo le precisazioni del Consigliere di Municipio 9 Gabriele Legramandi (Forza Italia) che si fa portavoce della posizione espressa insieme ai colleghi Aurelio Bizzotto, Maurizio La Loggia, Veronica Pagliaro, Raffaele Todaro e al Presidente Giuseppe Lardieri, in merito al presidio di protesta organizzato dal gruppo consiliare PD del Municipio 9, contro un presunto blocco istituzionale in corso nello stesso.

Dobbiamo smentire questa falsità: – esordisce Legramandi –  il Consiglio del Municipio 9 ha ottemperato a tutte le pratiche amministrative di sua competenza nei tempi previsti, senza far saltare neanche una scadenza. Le commissioni hanno lavorato a pieno regime per portare avanti tutta l’attività istituzionale di propria competenza, e ha continuato a portare le problematiche dei quartieri all’attenzione non solo del Municipio ma anche del Comune di Milano. Molestie olfattive dal depuratore di Niguarda, sicurezza e degrado in via Imbonati, riqualificazione e urbanizzazione dello scalo Farini, piano comunale del Welfare, barriere architettoniche nei caseggiati popolari, stato manutentivo e sociale degli stabili a edilizia residenziale pubblica: questi sono solo alcuni dei temi trattati negli ultimi mesi dal Consiglio di Municipio in collaborazione con la Giunta. Grazie inoltre alla proficua collaborazione stretta con le Forze dell’Ordine è stato possibile ripristinare la Sicurezza in diverse aree abbandonate della nostra Zona, con lo sgombero e la restituzione di queste alla cittadinanza. È quindi unicamente motivato da faziosità politica la definizione di un Municipio immobile e nullafacente, la verità sta esattamente all’opposto”.

“Se le decisioni prese all’interno delle Commissioni e del Consiglio di Municipio stesso non trovano riscontro nella realtà – continua Legramandi – la causa nota a tutto il gruppo consiliare del Partito Democratico la si ritrova nella riforma del Decentramento Territoriale operata dalla scorsa giunt Pisapia. La trasformazione delle ex Zone in Municipi ha determinato non solo l’istituzione della Giunta Municipale, ma anche lo svuotamento di tutte le funzioni esecutive dalle Commissioni istruttorie consiliari, relegate a ratificare pratiche edilizie o pareri a decisioni già prese dal Comune di Milano. Per questo motivo la Giunta Municipale con l’accordo confermato dalla maggioranza del Consiglio, ha potuto portare avanti l’esecuzione degli indirizzi amministrativi del Consiglio stesso, portando a termine gli obiettivi politici che i cittadini elettori hanno votato. Il Partito Democratico si è ritrovato così in piazza a protestare contro sé stesso, – conclude l’azzurro – e a questo punto ci uniamo anche noi alla loro protesta: si attribuiscano maggiori poteri e competenze alle istituzioni più vicine al Territorio e ai Cittadini, le municipalità di Milano.

Gli scriventi appartengono alla “fazione” rimasta fedele al Presidente Lardieri, dopo che il gruppo di Forza Italia in Consiglio di Municipio 9 si è diviso in due (uno ha mantenuto la dicitura “Forza Italia per Parisi” mentre il secondo “Forza Italia – Berlusconi Presidente”) a causa della diversa veduta in merito a come condurre le attività istituzionali di alcuni Consiglieri.