Giulio Gallera sembra uno dei pochi ad aver visto giusto in quest’ultima tornata elettorale. Da subito ha puntato su Lara Comi e, nonostante un’inchiesta che comunque l’ha lasciata a piede libero, lei è stata tra i campioni delle preferenze. Soprattutto in un partito in cui molti sembrano con un piede sull’uscio. Vero è che chi voleva davvero andarsene è andato, tipo Maullu in FdI e Sardone nella Lega (per altro con fortune molto diverse). Ma da Giovanni Toti in giù sono tanti quelli che sperano in dimissioni o comunque di un passo indietro del cerchio magico che non permette al leader di vedere cosa succede intorno. Ma vedremo prima un passo indietro di chi ha oggettive responsabilità sull’ultima batosta elettorale o passi verso altrove di chi ha ancora voti? Gallera è stato chiaro in una delle ultime interviste: serve un cambio, se no sono pronto a prendere un’altra strada con Toti e chi ci sta. L’assessore regionale al Welfare si è guadagnato molti appoggi oltre a quelli che già aveva grazie ai tanti incarichi che ha ricoperto. Ora bisognerà vedere come deciderà di spendere il suo futuro. E i suoi voti. L’uomo che da tanto tempo lavora alla sua candidatura a sindaco di Milano è oggi infatti in una impasse: da un lato ha un partito che, soprattutto a Milano, può ancora dire la sua, dall’altro una dirigenza (fino ad arrivare a certi capetti) che si è dimostrata incapace di agire per il bene della squadra. Presentarsi alle comunali con la stessa bandiera sarebbe quasi un suicidio se i graduati del partito non cantano una musica diversa da quella che ha portato Forza Italia a sbattere. Maullu tra i transfughi sarebbe quello che ha avuto un risultato negativo, ma forse le sue settemila preferenze sarebbero servite a Forza Italia. Per non parlare di Silvia Sardone e le sue 44,000 facevano tanto schifo? Ha quadruplicato quelle prese alle ultime regionali e all’orizzonte tra gli azzurri non sembra che ci siano nomi in grado di fare altrettanto. Visti questi due clamorosi errori, oggi come oggi che intende fare Forza Italia? E’ ora di dimissioni e di partenze?
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