Strappo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia. Il destino della Giunta regionale lombarda guidata da Attilio Fontana è in mano da ieri mattina a Giorgia Meloni, dopo lo strappo consumato martedì sera per lo stop alla nomina di una figura in quota Fratelli d’Italia ai vertici di Ferrovie Nord Milano, società controllata dalla Regione. E il fatto che Fontana sia indagato per autoriciclaggio non aiuta, anzi: il governatore ormai è inviso a tutti, persino a una parte della Lega che non lo vede di buon occhio. E quest’ennesimo inciampo con gli alleati non aiuta perché già una parte di Forza Italia non ha apprezzato per niente la trombatura di Giulio Gallera. Ora pure lo strappo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia. Se avrà il fisico per continuare lo si vedrà, ma con lo scontro ormai aperto anche a livello nazionale tra Salvini e Meloni sembra difficile che l’accerchiamento di Fontana possa finire bene per il governatore lombardo. “La Lombardia è una regione cruciale; quest’anno ci saranno le elezioni a Milano e a Roma – spiega un esponente di Fdi – e per questo la questione viene affrontata a livello nazionale. Il problema è nei rapporti tra Meloni e Salvini, che sono abbastanza freddi anche in relazione alle vicende europee”. Che cosa succederà? “Attendiamo e valutiamo. Ognuno di noi ha espresso le proprie posizioni, ma certo qualche risposta bisognerà darla. Vedremo quali sono le decisioni di Giorgia Meloni, ci muoveremo in base a quello che deciderà. Certo, se sfasci la coalizione, cosa possibile, ci sono conseguenze, perché poi non è facile rimettere assieme i cocci”. Salvini dunque deciderà di difendere Fontana anche questa volta in nome dell’unità? Sempre che Salvini abbia la forza per rimuovere il suo governatore più importante, lo sapremo nei prossimi giorni.