Undici città, tre Università e cinque importanti partner del sistema alimentare coinvolti e coordinati dal Comune di Milano si sono aggiudicati 12 milioni di euro per portare avanti il progetto ‘Food Trails’, vincitore tra 20 diverse proposte del più grande bando europeo – Horizon 2020 – vinto dal Comune di Milano come capofila.
Fornire a tutti i cittadini alimenti convenienti, sicuri e nutrienti e creare sistemi alimentari regionali più sani e sostenibili grazie a politiche alimentari urbane integrate sono gli obiettivi primari di ‘Food Trails’, che sarà composto da diversi progetti pilota, per i quali ora sarà avviata la co-progettazione e che saranno messi in atto a partire da ottobre 2020 (fino a settembre 2023).
Al Comune di Milano, in particolare, sarà assegnato 1 milione 640mila euro, di cui 450mila euro dedicati a Milano Ristorazione per l’attuazione di un’azione pilota nelle mense delle scuole della città.
“Siamo orgogliosi di un risultato – commenta la Vicesindaco con delega alla Food Policy Anna Scavuzzo –, che si inserisce in un quadro di successi e che premia un grande lavoro di squadra dentro e fuori dal Comune: vince un progetto serio e innovativo, che porta un rilevante contributo economico per avviare nuove progettualità e un riconoscimento a livello internazionale che premia anni di lavoro concreto e incessante sui temi della Food Policy. A Milano viene riconosciuta l’esperienza maturata in questi anni sulle politiche alimentari: eredità di Expo2015 è anche il Milan Urban Food Policy Pact, che oggi può contare sulla partecipazione e sullo scambio di buone pratiche per oltre 200 città in tutto il mondo, che si impegnano per promuovere sistemi alimentari urbani sostenibili. E andiamo avanti”.
Altri attori milanesi coinvolti sono Fondazione Cariplo e Fondazione Politecnico di Milano, mentre le città che partecipano al partenariato sono Copenaghen, Varsavia, Birmingham, Bordeaux, Bergamo, Funchal, Salonicco, Groningen, Grenoble, Sofia e Tirana. Coinvolti anche Eurocities, gli uffici di Brussels di Slow Food International, l’EAT Forum norvegese e le Università di Cardiff, Wageningen e Roskilde.
Il progetto sarà seguito anche da altre 21 città in tutto il mondo (“fellows cities”, senza budget): Toronto, Sao Paulo, Buenos Aires, Lima, La Paz, Mérida, Rio de Janeiro, Guangzhou, Seoul, Cape Town, Melbourne, New Haven, Tel Aviv, Baltimore, Washington DC, Mezitli, Kazan, Praia, Quelimane, Curitiba, Guadalajara.
‘Food Trails’ parte dal presupposto che in un sistema alimentare globalizzato fatto di vulnerabilità e disuguaglianze sociali, ambientali ed economiche, le città sono gli attori chiave per re-immaginare, attuare e impegnarsi in innovazioni delle politiche alimentari partecipative. L’obiettivo generale è dunque quello di fornire all’UE, ai governi delle città e a tutti gli attori coinvolti nel cambiamento esempi concreti di azioni da poter mettere in campo, co-progettate e verificate, per supportare lo sviluppo e il consolidamento di politiche utili e praticabili.
La partecipazione di città di diverse dimensioni, con diverse tipologie di governance del cibo e situate nelle più svariate aree geografiche d’Europa consentirà a ‘Food Trails’ di identificare e testare una vasta gamma di strategie.
Di recente, infine, un altro progetto di Food Policy del Comune di Milano è stato scelto dalla Commissione Europea, vincendo un finanziamento di 7,5 milioni di euro. Si tratta di “Food Wave-Empowering Urban Youth for Climate Action”, che ha l’obiettivo di sensibilizzare i giovani sui temi del cambiamento climatico.