“Grazie al Consiglio Comunale che ha votato all’unanimità, 33 voti compresi quelli di Sollazzo e Rizzo”, sottolinea Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia, nell’annunciare l’approvazione della “proposta di apporre una targa di fronte alla casa di Enzo Tortora in via dei Piatti 8. Ringrazio i firmatari dell’appello promosso dall’Associazione per l’Iniziativa Radicale ‘Myriam Cazzavillan’ che ha aiutato ad accelerare i tempi e in particolare Raffaele Della Valle, legale di Tortora e suo amico, Luigi Pagano, già Provveditore dell’Amministrazione penitenziaria della Lombardia, l’ex ministro guardasigilli Claudio Martelli e Gianni Rubagotti, membro del consiglio generale del Partito Radicale“.
“Quella casa non è stata solo l’abitazione del presentatore di Portobello. – prosegue De Chirico – È stato il luogo di molte riunioni della Lega Italiana del divorzio (e molti giovani ignorano cosa significasse nell’Italia degli anni 60-70 lottare per il diritto ad avere una nuova famiglia). È stato il luogo dove Tortora ha condotto la sua campagna elettorale per le europee per il Partito Radicale ristretto agli arresti domiciliari. Ed è curioso che vicino a quella casa c’è il luogo di un’altra grande tragedia giudiziaria milanese, quello dove sorgeva la Colonna Infame, la cui storia è raccontata nel libro di Manzoni con prefazione di Sciascia che il presentatore ha voluto accanto alle sue ceneri“.
“Sono passati decenni dalla morte di Enzo Tortora – ricorda De Chirico – purtroppo il suo sacrificio non sembra aver sortito effetto. Le carceri italiane già condannate dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo sono sovraffollate nonostante la condanna per tortura del nostro paese con la sentenza Torreggiani, i processi hanno durata insopportabile (e lo saranno di più con la abolizione della prescrizione voluta dal ministro Bonafede) e per questo allontana gli investimenti esteri dall’Italia. La riforma della giustizia che Tortora ha chiesto vincendo anche il referendum del 1987 non è mai stata fatta. Spero che, come chiesto dalla sua compagna Francesca Scopelliti, si possa fare la cerimonia il prossimo 18 maggio, in occasione del 31simo anniversario della morte avvenuta proprio nel suo domicilio. Quella targa – conclude De Chirico – servirà a ricordarci dei tanti Tortora di oggi che sono vittime di ingiustizia“.