Tay Calenda pestata dalla polizia francese. Riportiamo la notizia per due motivi: il primo è che in Francia è in atto uno scontro durissimo per una nuova legge che vorrebbe evitare di far riprendere la polizia quando è in azione, il secondo è che la donna è figlia di uno ricco e potente. Calenda non sarà “i poteri forti”, ma sicuramente ha abbastanza amicizie e soldi per essere diventato prima ministro della Repubblica e poi aver fondato un partito suo. Partito che per altro sembra andare piuttosto bene, pure in Lombardia. E, piaccia o no, se Agnelli porta l’orologio sopra il polsino diventa una moda, se lo fa un pezzente qualsiasi non se ne accorge nessuno. Quindi la notizia è doppiamente meritevole di pubblicazione. Il commento del padre, lo stesso che ha postato su Facebook la foto che vedete è questo: “Mia figlia Tay è stata malmenata dalla polizia francese mentre era a una manifestazione a cui partecipava, come fotografa e attivista, contro una legge che vieta le fotografie e riprese dei poliziotti. Una legge varata proprio nei giorni in cui tre poliziotti hanno massacrato di botte un produttore di musica senza alcuna ragione. Sono fiero di te Tay. Daje e non mollare. (Ma rispondi al telefono!!)”. Tay Calenda pestata dalla polizia francese dunque perché attivista e fotografa. Ma il tema generale non è male: è giusto o no filmare le forze dell’ordine mentre arrestano qualcuno? Sarebbe una garanzia in più o una in meno? Perchè il controllo popolare sulla legge lo si sperimenta da tempo immemore, ma a salvarsi nel caso è spesso Barabba.