Riparte il campionato e lo stadio? Perché nell’aria si sente quel profumo di fumogeno che richiama le giornate allo stadio milanese, tempio delle Champions e di scudetti e ora grande incognita del destino della città. Lo stadio è qualcosa di importante sotto tanti punti di vista, come avevamo già scritto in precedenza, ma oggi torna in primo piano perché riparte il campionato, ma ancora non si sa se San Siro ci sarà ancora. Se lo abbatteranno tutto o solo in parte. Se sarà ancora a Milano lo stadio di entrambe le squadre. Insomma, si sa poco o nulla. Le notizie si sono affastellate una sopra l’altra creando più confusione che chiarezza perché in realtà pare di capire che nessuno ha davvero in testa cosa fare dello stadio. Sicuramente c’è un grosso interesse per lo sviluppo immobiliare del quartiere che, tradotto, vuol dire l’ennesima opera di gentrificazione di Milano con la quale di fatto si obbligheranno i poveri a lasciare il quartiere rendendolo più omogeneo: non è un mistero infatti che metà del quartiere sia già per ricchi, mentre l’altra metà è un buco nero di case popolari fatiscenti. Secondo i rendering fatti filtrare sulla stampa, questa seconda metà sparirebbe in favore di una sorta di mega bosco verticale messo in orizzontale. Un rifugio green per ricchi, insomma. L’unica certezza è l’incertezza con la quale giocheranno le squadre di calcio nei prossimi mesi, anche se a un certo punto pure i fondi immobiliari e le squadre stesse dovranno prendere una decisione, altrimenti parla oggi parla domani, finirà che il Meazza cadrà a pezzi proprio mentre si continua a discutere di cosa farne.