Serve davvero il super assessore Scavuzzo? Perché i suoi risultati non si vedono, a meno che per risultati non si intendano gli assembramenti sui Navigli nel pieno di una pandemia. Scavuzzo è vicesindaco e assessore alla Sicurezza, ma serve davvero il super assessore Scavuzzo? Ha senz’altro amici potenti, ma evidentemente limiti importanti sulla gestione amministrativa: Scavuzzo infatti non ha chiesto scusa per il suo fallimento. Fallimento confermato dal fatto che il giorno successivo agli assembramenti sui Navigli, il Comune è intervenuto regolando meglio l’accesso all’area. Allora per questo periodo storico è meglio avere politici con le spalle abbastanza larghe da ammettere anche gli errori: invece Scavuzzo si è presentata a relazionare al Consiglio comunale sottolineando che erano in servizio circa 850 vigili. Metà però erano in ufficio. E poi erano in servizio su tutta la città. Infatti sui Navigli la gente ha fatto come le pareva, risse comprese, fino all’intervento dei carabinieri. Ma da Scavuzzo nessuna scusa, perché lei sembra brava a farsi dare deleghe, ma pare una di quei politici senza umiltà. Gli ultimi che servono in questo periodo storico. Servono politici spessi, gente che sappia amministrare, soprattutto quando le cose vanno male. Allora serve il super assessore Scavuzzo? A Milano sembra proprio di no. Perché dopo il grave errore dei Navigli le scuse erano il minimo. Ma Scavuzzo sembra invece far parte di quella sinistra chic che pensa di essere in credito con la cittadinanza perché concede i suoi nobili sforzi alla comunità. Per servire però è necessaria l’umiltà che manca ai borghesi del centro città, servono spalle larghe e se persino il sindaco Sala si candida dopo aver detto che non ne aveva voglia, cosa ci si può aspettare dal vice?
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