Camilla Assi non si pente del video fake sul Sacco

Camilla Assi non si pente del video fake sul Sacco. La donna è di recente diventata nota alle cronache per un video girato con lo smartphone all’interno dell’ospedale Sacco nel quale evidenziava la presunta serenità del personale sanitario oltre alla mancanza di ambulanze in entrata: la sua tesi è che sia tutto un complotto per schiavizzare gli italiani. Proviamo a spiegarla meglio dopo aver consultato anche i suoi social network: il virus esisterà pure, la donna non ne sembra certa, ma sicuramente l’emergenza è stata gonfiata in modo esagerato con lo scopo di limitare le libertà civili. I medici sarebbero parte di questa congiura della paura. Così come i politici e molti giornalisti. Ma lei fa parte della confraternita degli apoti (quelli che non se la bevono) e dunque ha deciso di smontare questa presunta truffa mondiale a colpi di video con il telefonino. Nessuna smentita la convince, anzi le giuste censure per un video privo di qualunque fondamento razionale l’hanno convinta ancora di più. Se siti come Bufale.net o giornalisti affermati come Enrico Mentana la contestano per il video, lei la prende come una conferma del complotto. Si sente un’eroina Camilla Assi. E questa è una patologia da cui è difficile guarire: in tanti si credono sinceramente qualcosa che non sono e lei pare su quella strada. Convicerla dunque della realtà è molto difficile, perché per lei la realtà è una truffa. Come superare lo scoglio? Perchè Camilla Assi da sola più che un problema è un sintomo di qualcosa di più diffuso: molti italiani non credono a nulla che vada oltre la loro capacità di sopportazione. E’ uno dei problemi in un Paese di paesini, dove basta che dieci persone non vadano come sempre a prendere al caffè allo stesso bar e subito sale l’inquietudine. Se non è successo a te o a qualcuno che conosci bene, c’è diffidenza. Ecco perché, crediamo noi, Camilla Assi non di pente del video fake sul Sacco: per lei è più credibile della realtà.