Nei giorni scorsi sono state attivate le prime quattro di trenta nuove Case dell’acqua, in piazza Prealpi, piazza Quarenghi, via Civitavecchia e via dei Guarneri – Quartiere Spadolini – all’ingresso del Parco ex OM. Per le successive ventisei che saranno posizionate entro la primavera, l’Amministrazione, insieme ad MM e su indicazione dei nove Municipi, sta ultimando l’individuazione delle postazioni adatte. Al termine di questo lavoro Milano avrà una rete di 52 Case dell’acqua.
“Le Case dell’acqua erogano gratuitamente acqua fresca, liscia o gassata a tutti i cittadini – dichiara Marco Granelli, assessore alla Mobilità e Lavori pubblici – con un notevole risparmio per le famiglie ma anche per l’ambiente. Per renderle più fruibili è importante individuare la giusta collocazione, in modo uniforme in tutta la città, nei quartieri, nelle zone più calde e nei punti di incontro dei cittadini; un lavoro che viene fatto in collaborazione tra i tecnici di MM, l’area Transizione ambientale del Comune e i Municipi”.
Le successive collocazioni sono nei Giardini della Guastalla, in via Sant’Erlembardo nel parco Villa Finzi, nei giardini di Franca Rame e di via Venini angolo Palestrina, in piazza Durante, in via Civitavecchia angolo via Narni, in via Saccardo angolo via Console Flaminio, in piazzale Ovidio, in via Monte Peralba, in piazzale Cuoco all’ingresso del Parco Alessandrini, in via Tabacchi, nel parco Giussani tra via Montevideo e via Valparaiso, in piazza Santa Rita, nei giardini di piazza Napoli – Giambellino, nel parco Moravia tra via Berna e via dei Ciclamini, nei giardini di Bande Nere angolo via Orsini, in piazza Piemonte nei giardini tra via Washington e via Elba, in piazza Esquilino angolo via Zamagna, in piazza Gramsci, in piazza Prealpi, in via Quarenghi al QT8 Gallaratese, in piazza Fortunato angolo Vincenzo da Seregno, in piazza Gasparri angolo via Val di Bondo, in via Suzzani 275. Altre collocazioni da definire riguardano i quartieri di Trenno e Quinto Romano.
I trenta nuovi erogatori sono dotati di sonde multi-parametriche per il controllo in tempo reale della qualità dell’acqua. Grazie a queste sonde aumenteranno i punti di controllo posizionati lungo la rete di distribuzione, sommandosi ai sistemi della qualità on-line presso le centrali di immissione dell’acqua in rete e consentendo di garantire un maggiore controllo sull’insorgenza di eventuali anomalie (in linea con i principi previsti nei Piani di Sicurezza dell’acqua).
Ogni distributore è dotato di un piano d’appoggio con una vaschetta collegata direttamente allo scarico per evitare la fuoriuscita d’acqua che nella stagione invernale potrebbe ghiacciare, e di una lampada UV sul beccuccio di erogazione che garantisce la protezione da retro-contaminazioni e la sanificazione continua durante l’erogazione.
I cittadini possono usufruire del servizio tramite tessera sanitaria e prendere fino a sei litri di acqua al giorno. Le Case dell’acqua sono accessibili anche a persone con disabilità, sono dotate di un impianto di illuminazione notturna a LED a basso consumo elettrico e di quattro telecamere di sicurezza contro gli atti vandalici.
Con l’utilizzo delle Case dell’acqua si riduce il numero di bottiglie di plastica da smaltire per mitigare gli impatti ambientali, sia in termini di petrolio utilizzato per la produzione di plastica, sia di emissioni di gas effetto serra. Due dati ambientali del 2019: 203.916 kg di plastica risparmiata e 237.052 kg di Co2 evitati.
Dal sondaggio effettuato si rileva che, in termini di fruizione complessiva, nell’ultimo anno vi è una crescita dell’uso da parte dei milanesi dal 31% al 34% e il giudizio sulla qualità percepita dell’acqua si attesta a 8. Un dato sull’utilizzo nel 2019: 7.646.850 di litri d’acqua erogata di cui 2.996.316 gasata.
Per vedere dove sono le Case dell’acqua al momento attuale http://www.milanoblu.com/la-tua-acqua/dove-sono-gli-erogatori-dellacqua-di-milano/