Il tilt degli ospedali blocca lo smaltimento delle liste d’attesa. Perché il sistema escogitato da Letizia Moratti e il suo staff per risolvere l’ormai gigantesco e quasi storicizzato problema di liste d’attesa interminabili (almeno per i poveri) era di aprire anche la sera gli ospedali. E’ una sintesi, non ce ne vogliamo gli interessati, ma veritiera. Tanto che alcuni operatori sanitari stremati da due anni di straordinari causa Covid non avevano accolto con entusiasmo l’idea, ma il problema andava risolto. E dunque pareva fossero tutti pronti. Poi però un attacco hacker di proporzioni consistenti ha bloccato una parte degli ospedali lombardi costringendo al rinvio di tutta l’operazione. Qualcuno ha ventilato l’ipotesi che fossero esperti informatici al soldo della Federazione Russa, visto che la guerra cibernetica è una delle armi più versatili e potenti a disposizione delle nuove potenze del XXI secolo. Dalle parti di Regione Lombardia invece le teorie si sprecano: mentre una parte di maggioranza ha ricordato i buoni rapporti leghisti con la Russia che potrebbero essere serviti in funzione di danneggiare un’operazione che darebbe a Letizia Moratti molto lustro, dalle parti delle opposizioni c’è chi ha sollevato il sospetto che sia stata la stessa Regione a crearsi un problema per nascondere il fatto che dietro gli annunci c’è poca sostanza e dunque invece che ammettere di non essere pronti a smaltire le liste d’attesa sarebbe stato meglio autoaffondarsi. Per un complottista potrebbe funzionare, visto che Aria spa ieri in serata ha fatto sapere che buona parte del danno è già risolta. Ma come sempre in ambito cyber il dubbio resterà perché è difficilissimo scoprire tutte le tracce. L’unica certezza è che Il tilt degli ospedali blocca lo smaltimento delle liste d’attesa.