Arcuri incontra i 5Stelle lombardi, ecco dov’era. In tanti si chiedevano che fine avesse fatto Domenico Arcuri, il commissario statale per l’emergenza Covid19 che ordinava tamponi ma non i reagenti. Nei mesi di lockdown parlava molto, e spesso per bacchettare gli altri. L’ennesimo dirigente pubblico che guarda con un certo disprezzo unito a fatica chi gli chiede conto del suo operato. Sembrava sempre dire: già sono qui a lavorare, vedete di non rompermi l’anima. Ha polemizzato con gli “economisti da divano”, ma pure con chi diceva che le mascherine a 50 centesimi non si trovavano. Sembrava dalle sue dichiarazioni sempre molto impegnato per il bene comune, poi ha chiuso con le conferenze stampa, ma non con il posto di lavoro. E in tanti si chiedevano: ma cosa starà mai facendo Arcuri? Perché delle misure come il superbonus non si occupa e comunque lo Stato ci farà sapere cosa effettivamente si può fare solo a fine agosto. Conte ci ha fatto sapere che il piano per rilanciarsi sarà presentato a settembre (attenzione: ha indicato il mese, non il giorno né l’anno), con tutta calma. Hai visto mai che al ministero qualcuno si muova troppo in fretta stabilendo pericolosi precedenti. Ma Arcuri che fa? Arcuri incontra i 5Stelle lombardi, ecco dov’era. Lo spiegano nel dettaglio proprio i diretti interessati:
Questa mattina la Senatrice milanese Simona Nocerino e Massimo De Rosa, Consigliere regionale del M5S Lombardia, hanno incontrato Domenico Arcuri, Commissario straordinario per il potenziamento delle infrastrutture ospedaliere necessarie a far fronte all’emergenza COVID-19.
La senatrice Nocerino dichiara: “L’incontro nasce dalla volontà di un confronto e un aggiornamento diretto sulla lotta alla pandemia. Abbiamo organizzato diversi momenti di approfondimento a tutti i livelli Istituzionali con coloro che sono in prima linea nella lotta al Covid-19. Nel caso particolare, a fronte di una interlocuzione lacunosa se non assente per noi opposizione in Regione Lombardia, avevamo la necessità di un’interlocuzione diretta, strumento che può fare la differenza nel risolvere problemi concreti del nostro territorio così gravemente colpito dal virus. Da questo punto di vista abbiamo rilevato, ancora una volta totale attenzione e disponibilità nei confronti della Lombardia e del Paese da parte del Commissario straordinario”.
“Nel corso dell’incontro”, approfondisce Massimo De Rosa, “abbiamo analizzato e valutato gli scenari pre e post Covid, discusso dell’emergenza ancora in corso e condiviso l’urgenza di una mappatura estesa con i test sierologici. Tra le proposte che abbiamo avanzato, quella di calmierare, come accaduto per le mascherine, i prezzi dei test sierologici e stabilire una volta per tutte il grado di affidabilità dei test pungidito, strumento rapido per avere una mappatura del contagio estesa a costi contenuti”.
Ecco dunque dov’era il super commissario. E c’era chi pensava che fosse alacremente impegnato a risolvere qualche problema. Sia chiaro, nessuna condanna umanamente: lavora per lo Stato, i 5Stelle sono maggioranza di governo, dunque giusto rispondere. Siamo in Italia, qui l’inchino è essenziale per preservare il posto di lavoro. Come sempre se volesse scriverci, tra un omaggio e l’altro, gli offriamo uno spazio senza commento.
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