3 Settembre 2022

Romano la Russa (FdI): bell’esempio la Milano di Sala

Romano La Russa, assessore alla Sicurezza e vice coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, replica alle dichiarazioni del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il quale ha garantito il suo contributo alla campagna elettorale del centrosinistra. “Il contributo del sindaco di Milano alla campagna elettorale, di fatto, è un autogol del centrosinistra  – commenta l’esponente di Fratelli D’Italia  – il primo cittadino afferma che è difficile replicare il modello Milano? È una fortuna”. “Sono note a tutti, infatti, le criticità che attualmente presenta la città – continua l’assessore La Russa – un tempo fiore all’occhiello della Lombardia e oggi protagonista di una drammatica escalation di criminalità, nonché di una becera campagna ambientalista che grava sugli automobilisti, salassati con i divieti di area B e C”. “Sala, peraltro, si dimentica che governa la città non per volontà della maggioranza dei milanesi, che hanno colpevolmente deciso di astenersi, ma per il ben più risicato 27% dei cittadini che si sono recati alle urne” conclude l’assessore.

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Piscina (Lega): Sala manda la città metropolitana in predissesto

“Sono mesi che evidenzio la situazione drammatica del bilancio metropolitano e con il 31 agosto, senza alcuna ulteriore proroga approvata dal Governo, il Sindaco Sala ha lasciato scadere i termini di legge senza approvare il bilancio preventivo di Città Metropolitana, condannando pertanto l’ente al predissesto finanziario”, denuncia Samuele Piscina, Capogruppo Lega in Città Metropolitana. “Come volevasi dimostrare, la strategia del piangina, adottata molto timidamente dal Sindaco Sala, non ha portato ad alcun risultato positivo. Sembra assurdo che, dopo mesi di proclami, il Sindaco non solo non sia riuscito a portare a casa i milioni fondamentali, ma che non abbia neanche provato ad adottare una spending review per salvare l’ente. Che la Legge Delrio sia stata un disastro senza precedenti è ormai sotto gli occhi di tutti ed è stato ammesso dalla stessa sinistra che ci ha portati a questo fallimento istituzionale senza precedenti. Peccato però che la stessa compagine che sostiene Sala non abbia voluto portare avanti una riforma fondamentale delle Provincie in questa legislatura”. “Non si è mai visto un ex manager, oggi Sindaco, incapace di gestire i conti pubblici. Saranno i cittadini a pagare il fallimentare teatrino di Sala. Infatti, con il predissesto, la ex provincia potrà svolgere solo l’ordinaria amministrazione, costretta a formulare un efficace piano di riequilibrio finanziario che porterà a duri tagli di servizi e vendite del patrimonio. A risentirne maggiormente saranno gli edifici delle scuole secondarie di secondo grado, anche dette scuole superiori, già oggi fatiscenti, la manutenzione delle strade provinciali e la formazione professionale”. “Oggi stesso scriverò al Prefetto per evidenziare la drammatica situazione dell’Ente”, conclude Piscina. “Il Sindaco metropolitano Sala chiarisca se vuole fare altri danni portando l’Ente in vero e proprio dissesto finanziario. In tal caso, lo invito a rassegnare le dimissioni affinché possa arrivare un commissario più competente”.

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Lega: tribunale impone sgombero Moschea di via Cavalcanti

“Anche il Tribunale civile ha imposto la chiusura della moschea abusiva di via Cavalcanti, quindi il Comune non ha più scuse. Smetta di sottomettersi alla comunità islamica e pensi ai residenti che da 8 anni sono costretti a convivere con centinaia e centinaia di musulmani che non rispettano la benché minima regola della convivenza civile”. Così in una nota Samuele piscina, consigliere comunale e vice coordinatore cittadino leghista e Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega. “Gli abusi edilizi con cui la comunità islamica ha trasformato uno scantinato in un luogo di culto irregolare sono stati certificati più volte dalle forze dell’ordine nonché dalle sentenze dei tribunali, persino dalla Cassazione, con relative condanne – proseguono gli esponenti della Lega. Il Comune, però, ha sempre preferito far finta di nulla, forse nel timore di perdere un cospicuo bacino elettorale. Tanto che la regolarizzazione delle moschee abusive in città è un tema ricorrente per la sinistra. Il sindaco Sala, durante la campagna elettorale per le comunali del 2016, aveva promesso la chiusura di questo luogo di culto senza mai dar seguito alle sue parole. Ora non ha più scuse: là mosche di via Cavalcanti va chiusa una volta per tutte e la comunità che la gestisce attualmente non deve essere fatta rientrare dalla finestra in nessun prossimi bando comunale. Si tratta solo di buonsenso e rispetto della legalità”, concludono Piscina e Sardone.

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Bussero. De Chirico: preoccupante silenzio di ATM

“Fortunatamente il crollo della gru avvenuto ieri nel tardo pomeriggio a Bussero, sulla linea M2 della metropolitana, non ha fatto registrare altri morti sul lavoro – nell’anno orribile per le morti bianche -. A parte le ripercussioni sul servizio, per una serie di coincidenze non c’è stato alcun ferito. Poteva essere una strage. Com’è possibile che un intervento del genere sia stato programmato durante l’orario di servizio della metropolitana e non di notte? Preoccupa il silenzio di ATM che dopo più di 12 ore non ha ritenuto di diramare alcuna nota in merito all’accaduto. Anche il sindaco Sala, paladino dei diritti da social, non ha nulla da dire in merito al grave episodio? Spero che il collega Monguzzi, spirito libero della maggioranza che amministra Palazzo Marino e sempre attento a quanto accade in città, convochi già settimana prossima una commissione Mobilità in cui ascoltare dal DG di ATM, Arrigo Giana, la ricostruzione dei fatti e per capire se e di chi sono le eventuali responsabilità. Sempre che il DG non sia impegnato con la romana ATAC. Ci sono un responsabile sicurezza del cantiere e uno dell’azienda? Invitiamo anche loro in audizione in commissione”. Lo scrive in una nota Alessandro De Chirico Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale.

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Salvini: Sala classista con chi non può permettersi un’auto nuova

A Milano “c’è un sindaco che vuole lasciare a piedi centinaia di migliaia di milanesi che non sono ricchi. Questa è discriminazione sociale perché impedire l’accesso alla città per chi viene a Milano per lavoro se ha un diesel comprato l’anno scorso o non ha i soldi per la Tesla, mi sembra veramente classista, razzista, inutile per l’ambiente e ingiustamente penalizzante”. Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, nel corso di un punto stampa a Milano, criticando i nuovi divieti di accesso ad Area B e C per le auto più inquinanti che scatteranno da ottobre. “Se uno ha una macchina comprata sei anni fa non è un delinquente e se uno non ha i soldi per comprarsene una nuova deve comunque poter lavorare – ha aggiunto – altrimenti lavoreranno qui a Milano solo Sala e i suoi amichetti che il pomeriggio si trovano in San Babila a giocare a burraco con il monopattino elettrico”.

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Elezioni. Sala: replicare il modello Milano nel paese

“L’indice di fiducia delle aziende che si misura in una scala da -100 a +100, in questo momento in cui tutto va negativo, è +41. Non siamo un Paese da buttar via, siamo un Paese con un mondo imprenditoriale forte, ma c’è anche una tensione sociale che è altrettanto forte”. Lo ha evidenziato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, parlando del “contributo di fiducia” nel Paese che vuole dare alla campagna elettorale. “Milano non è il meglio che c’è, ma ha la capacità di mettere insieme un po’ tutto. Questo credo sia il contributo e il messaggio che posso dare” ha aggiunto a margine di un faccia a faccia con il segretario del Pd, Enrico Letta. Il mio contributo alla campagna elettorale, ha ribadito, “è spiegare che quello che sta facendo Milano è difficile da replicare, ma non impossibile. Porterò una visione che oggi non vedo emergere abbastanza anche e soprattutto dalle altre parti politiche di un futuro che è basato su sviluppi urbanistici o di grandi opere collegati a sistemi di mobilità pubblica e verde. Un nuovo disegno contemporaneo della città che può essere anche del Paese è qualcosa che credo serva. Vorrei portare un contributo di fiducia partendo da Milano”.

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