Edison, già fondatore sostenitore dal 2020, diventerà fondatore permanente del Teatro alla Scala di Milano. L’impegno, annunciato nel corso del consiglio di amministrazione di lunedì, sarà formalizzato nel mese di novembre con la cooptazione da parte dell’assemblea della Fondazione Teatro alla Scala, presieduta dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala.
Da statuto del teatro può diventare fondatore permanente chi abbia apportato o si impegni a versare alla Fondazione un importo non inferiore a sei milioni di euro, da versarsi frazionatamene in un periodo non superiore a 5 anni e con versamenti annuali non inferiori 1,2 milioni.
Il legame che unisce Edison e il Teatro alla Scala, spiega una nota del teatro scaligero, ha radici profonde. È stata Edison, esattamente 140 anni fa, a illuminare per la prima volta il Teatro alla Scala, grazie all’energia elettrica generata dalla prima centrale termoelettrica dell’Europa continentale, in via Santa Radegonda, a pochi passi dal Duomo di Milano. Grazie all’intuizione del fondatore di Edison e rettore del Politecnico di Milano Giuseppe Colombo, il 26 dicembre 1883 il pubblico assistette alla Prima della Gioconda di Amilcare Ponchielli in un teatro illuminato da 2.450 lampadine che avevano sostituito definitivamente i lumi a gas. Fu l’avvio del processo di elettrificazione del Paese e l’inizio di una nuova era che coincise con l’avvio delle attività della Società Edison che proprio quest’anno celebra il 140esimo anniversario della sua fondazione.
Edison conferma, inoltre, l’impegno al fianco del Teatro alla Scala sostenendo per il tredicesimo anno consecutivo la serata inaugurale del prossimo 7 dicembre con l’opera Don Carlo di Giuseppe Verdi.