La procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per il governatore della Lombardia Attilio Fontana e altre 4 persone per la vicenda dell’affidamento da parte della Regione di una fornitura, poi trasformata in donazione, da circa mezzo milione di euro di 75 mila camici e altri dpi a Dama, la società di suo cognato Andrea Dini. La richiesta è stata firmata dai pm Carlo Scalas e Paolo Filippini e dall’aggiunto Maurizio Romanelli. L’accusa è frode in pubbliche forniture.
“La richiesta della procura di Milano è semplicemente vergognosa: chi ha aiutato la propria comunità dev’essere ringraziato e non processato”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini commentando la richiesta di processo per il governatore lombardo Attilio Fontana.
“Tutto come volevasi dimostrare” ha detto invece l’avvocato Jacopo Pensa che, assieme a Federico Papa, ha commentato la richiesta di rinvio a giudizio da parte dei pm di Milano nei confronti del governatore. “Non c’è nulla di sorprendente dal momento che non è stata accolta la nostra richiesta di archiviazione. D’ora in poi avremo a che fare con un giudice davanti al quale ci difenderemo seduti allo stesso livello dell’accusa. Fontana è certo della sua estraneità alle vicende contestate”.