Gianfranco Rotondi (FI): “La questione meridionale dei Sudisti è tra i punti essenziali del programma dei popolari” 

Gianfranco Rotondi (FI): “La questione meridionale dei Sudisti è tra i punti essenziali del programma dei popolari”. “La questione meridionale, oggetto di impegno da parte dei Sudisti, e diritti fondamentali dei cittadini sono i punti essenziali del programma dei popolari, i quali ricalcano, seppur con i dovuti distinguo, i valori di De Gasperi e Don Sturzo. Lavoro per la creazione di  una grande area centrale, che, per raggiungere le proprie finalità ha bisogno di convogliare, al suo interno, una parte dell’attuale maggioranza e una parte dell’attuale opposizione” ha dichiarato, nel corso di un’intervista rilasciata su Iripinia TV, il vicepresidente dei deputati di Forza Italia e Presidente della Fondazione DC, l’Onorevole Gianfranco Rotondi.  “Noi Sudisti Italiani abbiamo sempre  affermato di voler sostenere il progetto di Gianfranco Rotondi e, pertanto, di voler dar vita ad un centro democratico, moderato e ambientalista, che è giunta l’ora di concretizzare” risponde Biagio Maimone, tra fondatori del Movimento Sudisti Italiani, il quale ha aggiunto: “Per noi urge, in via prioritaria, risolvere la questione meridionale, ossia lo stato di  minor benessere del Meridione d’Italia, per non dire di abbandono politico e, conseguentemente, economico, collegato all’assenza o quasi di grandi realtà produttive che operino nel Sud Italia e, pertanto, garantiscano il benessere economico principale che è il lavoro, che i meridionali sono costretti a cercare altrove, trasferendosi nel Nord Italia o  emigrando nel resto del mondo. Proponiamo, quindi, un disegno di legge che ratifichi una No tax area, tale in quanto consentirà al Sud Italia di accogliere le aziende o rami di aziende del Nord Italia, rendendole beneficiare di una detassazione rilevante. La no tax area consentirà lo sviluppo di attività lavorative nel Sud Italia favorendo la delocalizzazione di Aziende nel Mezzogiorno d’Italia,  anziché in altri territori non italiani, come già avviene, in quanto ritenuti meno gravosi dal punto di vista fiscale. Ciò significherà lo sviluppo dei territori del Sud Italia, di cui  abbiamo scritto profusamente, da antesignani contemporanei.dello sviluppo del Meridione d’Italia. Il lavoro potrà essere “universalizzato”, ossia diffuso in modo paritetico, nei territori italiani . Non vi è dubbio  che da tale universalizzazione prenderà il via  la svolta economica e la crescita del benessere del Sud Italia”.