Con 26 voti favorevoli e 7 contrari, il Consiglio comunale ha approvato il nuovo Regolamento per il benessere e la tutela degli animali. L’Amministrazione si dota così di uno strumento aggiornato, utile e dinamico in grado di recepire la crescente sensibilità nei confronti delle tematiche relative alla tutela degli animali, all’interno delle competenze conferite dalla normativa ai comuni.
Nei 14 anni trascorsi dall’approvazione del precedente Regolamento, infatti, numerose sono state le modifiche di Legge in materia di tutela animali, basti citare la Legge 130 del 2008 che riconosce agli animali come “esseri senzienti” oppure la 120 del 2010 che ha introdotto l’obbligo di soccorso degli animali investiti.
“Il nuovo Regolamento – dichiara l’assessore con delega alle Politiche per la tutela e difesa degli animali Roberta Guaineri – vuole avere un ruolo educativo, di formazione di una rinnovata cultura del rispetto degli animali in città. A tal fine, questo documento non solo stabilisce norme vincolanti ma promuove principi generali di buon comportamento nei confronti degli animali e per la loro gestione. Il testo finale è frutto di un lungo percorso condiviso e partecipato con veterinari, associazioni e Municipi, fino alla discussione in Consiglio, dove tante sono state le proposte presentate dai consiglieri di tutti i gruppi accolte dalla Giunta”.
Il metodo di lavoro seguito per la redazione del nuovo Regolamento ha innanzitutto privilegiato la competenza tecnico-scientifica dei Garanti per la Protezione degli Animali del Comune di Milano, che per la stesura del testo hanno coinvolto nell’attività di verifica, consultazione e controllo enti, associazioni e mondo accademico. In particolare, il Dipartimento Medicina Veterinaria dell’Università di Milano, il Dipartimento VESPA dell’Università di Milano, ATS Milano – Città Metropolitana – Dipartimento Veterinario, l’Ordine dei Medici Veterinari, l’ENPA Milano, il WWF Lombardia, la LIPU, il Progetto Natura Onlus, l’Unità Tutela Animali della Polizia Locale di Milano, l’Acquario Civico e liberi professionisti.
Inoltre, benché non espressamente previsto, nella stesura del nuovo Regolamento sono stati coinvolti tutti i Municipi della città e sono state recepite in gran parte le proposte di modifica innovative coerenti con l’impostazione generale del documento.
Nel rispetto delle leggi vigenti, statali e regionali, il Regolamento introduce alcuni elementi innovativi. Tra questi:
- maggiore rigore nella detenzione e vendita di alcune specie animali esotiche a tutela dell’ambiente, perché specie invasive, e del loro benessere, perché specie che richiedono alta professionalità per la loro corretta gestione;
- modalità di gestione e maggiore tutela delle colonie feline;
- introduzione e promozione del “Patentino” per proprietari di cani appartenenti a un elenco di razze potenzialmente pericolose per educare i cittadini a un corretto rapporto tra l’uomo e gli altri animali;
- salvaguardia dei nidi di rondoni in caso di interventi edilizi;
- norme per la gestione dei crostacei vivi destinati all’alimentazione per minimizzarne la sofferenza, sia in fase di conservazione sia in fase di preparazione al consumo;
- allineamento con le linee guida della Commissione CITES ministeriale per circhi e spettacoli itineranti e divieto di attendamento di circhi con al seguito esemplari di primati, cetacei, lupi, orsi, pinnipedi, rinoceronti, ippopotami, giraffe;
- modifiche nelle modalità di attività di cessione e o affido di cani e gatti del parco-canile comunale al fine di facilitare la gestione della struttura e favorire l’adozione degli animali;
- divieto di vendita di animali d’affezione nei mercati allestiti in modo temporaneo all’aperto o al chiuso, in luogo pubblico o privato;
- limitazione nell’autorizzazione di attività pirotecniche tenendo conto degli effetti negativi che petardi e fuochi d’artificio possono provocare su animali domestici e selvatici;
- requisiti minimi e modalità di gestione di acquari, terrari e voliere;
- divieto di accattonaggio esibendo animali, a esclusione dei cani qualora venga accertato che si tratti di “compagni di vita” dei mendicanti che li detengono, ai quali devono comunque essere garantite condizioni di vita e tutela conformi al Regolamento;
- modalità di accesso ai luoghi pubblici e ai luoghi aperti al pubblico per i cani e per gli altri animali d’affezione di piccola taglia.
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