Periodo di grande attività per le maestranze della Veneranda Fabbrica che nelle ultime settimane, nell’ambito del restauro del Capocroce nord del Duomo, hanno trasportato con una delicata “operazione di calo a basso” una serie di statue che, danneggiate e ammalorate a tal punto da non permettere l’intervento in loco, sono state trasportate a terra.
Uno spettacolo curioso per molti passanti che, attraversando piazza Duomo, si sono imbattuti nelle statue di marmo – solitamente collocate in altezza – portate a mano dalle maestranze. Si è trattato di un intervento speciale e importante e “solo l’occhio esperto dei marmisti del Duomo – sottolinea, interpellato da Mianews, l’ingegner Francesco Canali, direttore dei Cantieri della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano – così abituato ad indagare le bizzarrie del comportamento del marmo di Candoglia e della sua imprevedibile vena, sa riconoscere i difetti ai quali prestare attenzione. Figure apparentemente intatte possono infatti essere completamente cotte; o presentare fessurazioni nette, ma tali da assecondare la giacitura stratigrafica, e risultar quindi quasi invisibili”.
Per queste statue, in questo caso due statue dell’ordine inferiore e un Telamone, la Veneranda Fabbrica ha dunque avviato la procedura che prevede il trasporto al cantiere marmisti dei ‘pezzi’ il l’avvio delle ricerche d’archivio a cui segue la preparazione del blocco di marmo dal quale ricavare la nuova copia per poi ricollocare in opera le figure. Il cantiere del Capocroce Nord è uno dei più laboriosi attualmente in corso al Duomo e si concluderà entro la fine del 2021.