Paoloni (SAP): “Disgustati dalle parole di Perrino a Rai2”. Rimaniamo disgustati davanti alle dichiarazioni del direttore di Affari Italiani, Angelo Maria Perrino, su RAI2 durante la trasmissione “ORE 14”. Dice: “Sul tavolo del magistrato arriva il rapporto, perché il magistrato si muove sulla notizia criminis. Questi rapporti arrivano dai Carabinieri o dalla Polizia. Voi pensate che un carabiniere o un poliziotto abbiano una cultura sufficiente per bene interpretare una vicenda come questa e ben trascriverla su un foglio di carta e mandarla al magistrato, il quale possa poi decidere sulla base di un quadro articolato e complesso? Assolutamente no”. “Inascoltabili le parole di Perrino, soprattutto davanti alla professionalità di uomini che tutti i giorni affrontano i rischi e i pericoli legati al contrasto della criminalità. Uomini e professionisti che si sono resi e si rendono protagonisti di indagini complesse e articolate e che hanno dato e danno brillanti risultati. Spiace che abbia una visione distorta della realtà, perché noi investiamo non solo sulla sicurezza, ma anche sulle singole professionalità di ognuno, nessuno escluso. Ci auguriamo che rifletta sulle dichiarazioni effettuate, perché oltre ad essere superficiali e lesive della nostra professionalità, offendono il lavoro di tanti uomini che hanno dato la vita per la legalità e nella lotta alle mafie. Mi viene in mente un esempio veloce, come il “Rapporto dei 162”, che svelò per la prima volta l’organigramma di “Cosa nostra” e che diede la possibilità di istruire il Maxiprocesso a Palermo che mise alla sbarra i capi mafia. Sottolineiamo che questo fu scritto da un Commissario della Polizia di Stato Ninni Cassarà ucciso dalla Mafia a Palermo e dai suoi uomini (incapaci di scrivere)”.
di Stefano Paoloni, Segretario Generale del SAP