Il Consiglio Comunale di Milano ha approvato nei giorni scorsi una mozione presentata dal presidente Commissione Commercio Laura Specchio sulla questione delle aperture domenicali e degli orari di apertura dei negozi. L’orientamento quasi unanime del Consiglio (contrari solo i consiglieri del Gruppo 5stelle e l’unica consigliera del gruppo misto) è quello di chiedere al Governo una inversione di tendenza rispetto alle scelte degli ultimi dieci anni che, con una interpretazione di totale deregulation che è andata ben oltre le direttive Ue per la liberalizzazione del settore, hanno avocato con legge nazionale le competenze dei Comuni in materia di licenze ed orari.
Il Consiglio comunale di Milano chiede che l’intera materia torni di competenza dei territori in maniera da poter articolare aperture ed orari nei festivi a seconda delle esigenze diverse ed in maniera da poter dare un servizio effettivo ai cittadini. La mozione chiede al Governo pertanto di non procedere con una norma uguale e contraria a quella attuale di totale deregulation, ma di delegare la competenza in materia a Regione e Comune. La mozione chiede però che il Governo adotti norme di maggiore tutela dei lavoratori per il settore, garantendo una adeguata maggiorazione obbligatoria della retribuzione per il lavoro nei giorni festivi e la garanzia del godimento delle giornate di riposo compensative, dando nel contempo la possibilità alle aziende di ricorrere al lavoro a chiamata per le aperture possibili nei giorni festivi e dare pertanto la possibilità di avere occupazione aggiuntiva effettiva per effetto dell’incremento delle giornate di apertura totali annuali.
Il Consiglio comunale di Milano ha approvato un emendamento specifico presentato dai consiglieri D’Alfonso e Turco che chiede che la legge nazionale preveda la chiusura festiva obbligatoria e non derogabile per un elenco tassativo di festività laiche e religiose di particolare significato quali il 2 giugno, Natale, Pasqua, 25 aprile, 1 maggio, Capodanno .