La Prefettura libera le case Aler di via Bolla. Sono stati sgomberati in mattinata gli alloggi di proprietà ALER occupati abusivamente in via Bolla. Gli immobili, situati presso i civici 38, 40 e 42 di Via Bolla sono stati liberati e restituiti ad ALER per il progetto di riqualificazione finanziato dalla Regione Lombardia. L’operazione di oggi chiude il percorso di ripristino della legalità e messa in sicurezza del complesso di via Bolla, intrapreso nei mesi scorsi dalla Prefettura di Milano, con la piena collaborazione di Regione Lombardia, del Comune di Milano, di ALER e di MM. Il tema è stato oggetto, nei mesi scorsi, di diverse sedute del Comitato Provinciale dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica, nel corso delle quali è stata pienamente condivisa la priorità e la programmazione degli interventi. ALER ha provveduto al censimento dei nuclei residenti, la Guardia di Finanza ha effettuato accertamenti di natura reddituale e patrimoniale e i Servizi sociali del Comune hanno individuato i casi di fragilità familiare, per arrivare infine alla liberazione degli immobili, destinati al progetto di radicale ristrutturazione, avvenuta oggi con l’intervento delle forze dell’ordine. Il quartiere di via Bolla è costituito da 156 alloggi, dei quali, a seguito del primo censimento svolto dall’ALER lo scorso mese di aprile, 91 risultavano abusivamente occupati. Dei 55 casi in stato di necessità, emersi al primo censimento, a seguito di misure giudiziarie e abbandoni spontanei, si sono ulteriormente ridotti i casi di fragilità accertati, per i quali è stata assicurata una soluzione abitativa alternativa. Sono pertanto diventati 37 (per un totale di 141 persone, di cui 66 minori) i nuclei trasferiti, già nei giorni scorsi, presso i SAT (Servizi Abitativi Transitori) messi a disposizione da ALER e MM (23 nuclei Aler, per un totale di 107 persone, di cui 56 minori e 51 adulti, e 14 nuclei MM, per un totale di 34 persone, di cui 10 minori e 24 adulti). Sono al vaglio dei Servizi Sociali situazioni rappresentate solo al momento dello sgombero.
“E’ stato un percorso durato mesi” – commenta il Prefetto di Milano Renato Saccone, a conclusione delle operazioni di oggi – “Occorreva avere un progetto cantierabile di rigenerazione totale del complesso edilizio e ALER lo ha fatto. Occorreva saper distinguere i prepotenti dalla povera gente e i Servizi Sociali, dopo un’accurata verifica da parte della Guardia di Finanza, lo ha fatto. Occorreva reperire alloggi per i nuclei riconosciuti in stato di necessità e ALER e MM lo hanno fatto. Occorreva garantire una cornice di sicurezza in un’area segnata da numerosi episodi di aggressività, e le forze dell’ordine lo hanno fatto con la sapiente regia del Questore. Voglio ringraziare Regione e Comune e in particolare gli assessori regionali Mattinzoli e Rizzi, e comunali Granelli, Maran e Bertolè per aver fatto prevalere, al Tavolo del Prefetto, lo spirito di squadra senza il quale non saremmo arrivati al risultato di oggi”.