La Polizia Locale multa 44 negozi per violazione delle regole sui saldi

Al via oggi i saldi a Milano ma la Polizia locale già da qualche settimana ha cominciato ad eseguire controlli sul rispetto del regolamento regionale del commercio, che vieta la vendita promozionale nei trenta giorni precedenti alla partenza ufficiale dei saldi.

In particolare, nel periodo pre-saldi, dal 14 dicembre fino a venerdì 4 gennaio, sono state monitorate oltre 250 attività commerciali e sono state riscontrate 44 violazioni amministrative per saldi anticipati o vendite promozionali in periodo non consentito. Tra gli esercizi commerciali che non rispettavano il regolamento c’erano anche alcune grandi catene commerciali. La sanzione per queste violazioni ammonta a mille euro.

Il rispetto delle regole – ha commentato la vice sindaco Anna Scavuzzo – è fondamentale per difendere gli esercenti onesti danneggiati da chi pratica la concorrenza sleale. La Polizia locale nei prossimi giorni proseguirà i controlli sul corretto rispetto della normativa sui saldi per tutelare i consumatori dai falsi ribassi”. “Piena collaborazione con il Comune nel contrasto delle pratiche commerciali scorrette – afferma il segretario generale di Confcommercio Milano Marco Barbieri – La legalità e l’osservanza delle norme costituiscono il fondamento su cui si basa l’azione del sistema associativo che rappresentiamo, a garanzia e tutela di tutti gli operatori”.

I saldi invernali partiti oggi come previsto dalla delibera regionale del 14 dicembre 2011. Lo ricorda la Regione. “Con la stagione dei saldi – ha dichiarato l’assessore Alessandro Mattinzoli – si apre un periodo di buone prospettive per tutto il commercio in Regione. E’ speranza infatti che gli incoraggianti segnali arrivati dalla vendite natalizie proseguano anche in questo mese di gennaio. Del resto buona è stata la domanda interna, così come è stata eccellente la risposta che i numerosissimi turisti hanno dato in queste festività natalizie. E’ un sistema, questo dei saldi, che certamente aiuta il commercio, soprattutto quello tradizionale, ad offrire prodotti di qualità scontati, riavvicinando la grande clientela“. “Sempre importante è anche il ruolo dei Comuni – sottolinea ancora Mattinzoli – a cui è affidato il compito di controllare e di verificare il rispetto delle regole. E’ fondamentale infatti che non si incrini il rapporto di fiducia tra operatore commerciale e cliente che deve essere basato su regole di trasparenza, legalità e concorrenza leale“.

Per informazione e tutela dei consumatori, ricorda Palazzo Lombardia, i commercianti hanno l’obbligo di esporre, accanto al prodotto, il prezzo iniziale e la percentuale dello sconto o del ribasso. E’ invece facoltativa l’indicazione del prezzo di vendita conseguente allo sconto o ribasso. L’operatore commerciale ha l’obbligo di fornire informazioni veritiere in merito agli sconti praticati sia nelle comunicazioni pubblicitarie (che, anche graficamente, non devono essere presentate in modo ingannevole per il consumatore) sia nelle indicazioni dei prezzi nei locali di vendita. Non può inoltre indicare prezzi ulteriori e diversi e deve essere in grado di dimostrare agli organi di controllo la veridicità delle informazioni relative al prodotto. I prodotti in saldo devono essere separati da quelli eventualmente posti in vendita a prezzo normale (se ciò non è possibile, cartelli o altri mezzi devono fornire al consumatore informazioni inequivocabili e non ingannevoli). Se il prodotto risulta difettoso, il consumatore può richiedere la sostituzione dell’articolo stesso o il rimborso del prezzo pagato dietro presentazione dello scontrino, che occorre quindi conservare.