Polemica sul nuovo San Siro: “Copiato da quello del Bordeaux”. L’attacco arriva da Stefo Mansi, milanese impegnato contro la maxi operazione edilizia che prevede l’abbattimento dello stadio milanese:
Un rendering è un fotomontaggio, un fotoritocco. In parole semplici, un inganno, una truffa. Una definizione che ben si adatta alle immagini fantasmagoriche che inondano stampa e Tv da mesi per convincere tifosi e cittadini milanesi della giustezza dla distruzione dello Stadio Meazza, in favore di 180.000 mq di cemento armato, catrame, grattacieli e bitume. Anche questa operazione di marketing pubblicitario, che purtroppo coinvolge molti operatori del mondo della comunicazione, nasconde un inganno. Non solo per la quantità smisurata di alberi d’alto fusto e prati copia e incollati con un programma al computer sui tetti, sopra il calcestruzzo del centro commerciale, sopra il bitume dei 5.000 parcheggi interrati. Il maldestro abuso del copia/incolla ha coinvolto anche lo stadio! I progetti presentati come avvenieristici e unici in realtà sono anch’essi dei cloni. In particolare nell’immagine sotto, descritta da alcuni giornalisti delle redazioni milanesi come ‘splendido richiamo alle linee ardite del Duomo’, è in realtà una copia. Si tratta del modesto stadio di una squadra di mezza classifica francese il Bordeaux, costruito con fondi statali per gli europei del 2016, non certo una novità. Distruggere la scala del calcio, uno dei primi 5 stadi al mondo nonchè simbolo di Milano, primo impianto pubblico d’Italia per grandezza, capienza e incassi, per sostituirlo con una copia in mezzo a grattacieli e centri commerciali è davvero troppo. Capiamo le difficoltà economiche delle società, ma davvero c’è qualcuno che crede che Milano guadagnerebbe qualcosa da un operazione immobiliare che si rivela ogni giorno più squallida?