Il sindaco Giuseppe Sala, è arrivato in Tribunale dove oggi è prevista la sentenza del processo sulle presunte irregolarità nella cosiddetta “Piastra dei Servizi” di Expo, il più grande appalto assegnato nell’Esposizione Universale Milanese del 2015. Sala è imputato per falso materiale e ideologico: l’accusa formulata dalla Procura Generale riguarda la sottoscrizione, da parte dell’allora amministratore delegato della società Expo, di due verbali della commissione di gara che sarebbero stati retrodatati per permettere la sostituzione di due commissari che non avevano i requisiti per ricoprire l’incarico.
Da qui la richiesta di condanna a 1 anno e 1 mese per il sindaco avanzata dai sostituti pg Vincenzo Calia e Massimo Gaballo al termine della requisitoria. La difesa, rappresentata dagli avvocati Salvatore Scuto e Stefano Nespor, aveva invece chiesto l’assoluzione del primo cittadino milanese sostenendo che si tratto di un “falso innocuo“. Oggi il verdetto dei giudici della decima sezione penale del Tribunale di Milano.
Sala è arrivato nell’aula al piano terra del Tribunale milanese coi suoi legali Salvatore Scuto e Stefano Nespor e si è seduto per aspettare l’inizio dell’udienza. Nel processo è imputato, tra gli altri, anche l’ex manager di Expo, Angelo Paris. Sala ha respinto l’accusa in aula anche in un esame davanti ai giudici nei mesi scorsi spiegando di non essere stato consapevole della retrodatazione di quei due verbali che sono serviti per sostituire due commissari incompatibili.
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