Il rischio delle vacanze. Le ultime notizie riferiscono di un incidente in Valchiavenna in cui due turisti austriaci hanno perso la vita. Praticavano il canyoning, ovvero il viaggio attraverso le mille anse e pozze dei canyon creati nei secoli da uno dei tanti torrenti alpini. La dinamica è ancora da chiarire, ma resta il fatto che vadano a sommarsi alle vittime delle vacanze. Spesso si tratta di persone che non rispettano gli avvisi: esistono diversi percorsi anche affascinanti nelle valli lombarde per chi pratica torrentismo, ma sono praticabili in sicurezza da chi ha un’esperienza e una competenza sviluppata in anni. Per gli improvvisati è una trappola in attesa di scattare. Non abbiamo trovato statistiche, ma sono decine i morti che in estate affollano le cronache per questo motivo: gente che si lancia in nuotate da record con il fisico da sollevatore di polemiche. Chi fa questo o quello chiaramente sconsigliato da cartelli, avvisi e annunci. Cosa porta l’essere umano a non rispettare poche semplici regole volte a farlo sopravvivere più a lungo possibile non è dato saperlo. Ma è un fatto, per fare un altro esempio: tutte le estati polizie di tutti i tipi avvertono di non mettere le proprie foto in ferie sui social network perché spesso sono delle cartine informative per gli svaligiatori di appartamenti. Nonostante tutti gli sforzi, regolarmente le foto di mare sole e luoghi ameni affollano tutti i canali possibili. Così come poi si affollano le denunce per furto chiedendo a gran voce giustizia per i propri averi in mano ormai a qualche ladro. E’ il rischio delle vacanze, bellezza.