È dedicato ai bambini e ai ragazzi tra i 6 e i 14 anni il progetto del “Centro estivo diffuso” nei cortili delle case popolari di Milano. Iniziative ludico-ricreative ed educative che, per meglio intercettare la domanda e per incrementare l’offerta di servizi destinata in particolare a ragazzi provenienti da contesti e quartieri con maggiori difficoltà socio-economiche, vengono attivate direttamente là dove vivono ogni giorno, negli spazi comuni delle case popolari.
Sono 20 i cortili individuati, distribuiti in tutti i municipi eccezion fatta per l’1, 6 dei quali in caseggiati ALER mentre gli altri si trovano in stabili di proprietà comunale, gestiti da MM. Due i periodi di attività: due settimane in agosto a partire dalla prossima in 10 cortili e le prime due settimane di settembre negli altri 10, in modo da accompagnare i ragazzini alla riapertura dell’anno scolastico.
“La nostra – dice l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti – è una mossa di avvicinamento dell’Amministrazione a Milano e ai milanesi. Di solito aspettiamo che siano loro a muoversi – dalle loro case, dai loro quartieri – per partecipare alle opportunità che mettiamo in campo. Stavolta invece vogliamo ribaltare il paradigma, consapevoli del fatto che compito dell’Amministrazione pubblica sia non solo organizzare e coordinare eventi ma anche stimolare la partecipazione, intercettare i bisogni e i desideri dei cittadini quando non vengano palesemente manifestati. Questa è un’azione che racconta di una nuova interazione tra centro e territorio, tra istituzioni e abitanti, frutto anche di riflessioni ed esigenze emerse in questo periodo di emergenza sanitaria”.
Il progetto rientra nel più ampio e articolato programma di attività straordinarie per i mesi di agosto e settembre dedicate a bambini, ragazzi e persone disabili, le cui linee guida sono state approvate nella scorsa seduta di Giunta, e per le quali è previsto uno stanziamento di 275mila euro. Un programma ideato appositamente e in via eccezionale per l’estate 2020, come segno di attenzione e di vicinanza ad un target – quello dei ragazzi e dei cittadini disabili appunto – tra i più toccati dal periodo di confinamento e dalle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, e che intende costituire una proposta aggiuntiva e complementare al ventaglio già offerto dall’Amministrazione con la Milano Summer school.
Le attività nei cortili delle case popolari, a piccoli gruppi e nel rispetto delle prescrizioni e indicazioni sanitarie, saranno coordinate da educatori e animatori, e si svolgeranno tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, la mattina dalle 9:30 alle 13. Nel complesso, si stima di riuscire a coinvolgere almeno 500 ragazzi.
La possibilità di partecipare sarà libera e gratuita, veicolata dai servizi sociali territoriali, dagli operatori già attivi nei cortili, come custodi sociali, laboratori di quartiere, reti QuBi’, personale di MM e di ALER.
Parte delle risorse stanziate serviranno a far partecipare fino ad un massimo di 450 ragazzini ai campus di Milanosport. Verranno coinvolti anche bambini i cui nuclei familiari sono in carico ai Servizi sociali del Comune e che già partecipano ad attività organizzate da centri estivi strutturati.
Rimarranno aperti anche alcuni Centri diurni per minori (per un totale di 170 ragazzi) e, analogamente, verranno organizzate attività in una decina di strutture per disabili convenzionate, tipicamente chiuse nel mese di agosto, che invece quest’anno si sono rese disponibili alla riapertura. Alle famiglie degli utenti inseriti nei Centri diurni disabili a gestione comunale diretta l’Amministrazione offrirà interventi alternativi di assistenza domiciliare, in modo da supportarle e alleviarne il carico.
Il programma si aggiunge in maniera complementare alle opportunità offerte attraverso la Milano Summer school, il palinsesto di eventi per l’estate che comprende attività educative, culturali, sportive e per il tempo libero promosse dal Comune di Milano nei suoi centri estivi, dalle realtà educative, culturali e sportive che operano sul territorio, dagli operatori privati in convenzione con l’Amministrazione, dagli oratori e dalle altre istituzioni pubbliche e private che hanno aderito all’invito del Comune presentando un progetto per i bambini e i ragazzi nella fascia di età compresa tra 0 e 17 anni.
“La Summer school, #estatepopolare, i centri estivi comunali e il grande lavoro corale che è stato fatto per preparare la riapertura delle scuole – dichiara l’assessora all’Educazione Laura Galimberti – sottolineano un’attenzione che tutta la Giunta ha voluto dedicare ai più piccoli che, durante ma anche dopo il confinamento, hanno subito in maniera più significativa le conseguenze della pandemia. Abbiamo voluto con queste iniziative ristabilire il diritto dei bambini e dei ragazzi alla socialità, con attività diffuse e adeguate alle nuove esigenze di sicurezza. Lo abbiamo fatto collaborando – come ormai è consuetudine a Milano – con i tanti enti che operano sul territorio e che, ancora una volta, si sono fatti trovare pronti e ci hanno aiutato a costruire una rete ampia e a mettere a disposizione oltre 70mila posti”.
A partire dal 15 giugno, sono state oltre 400 le istanze presentate per comunicare l’avvio di un’attività estiva. A queste si aggiunge l’offerta comunale che quest’anno ha garantito 41 centri dedicati ai ragazzi delle scuole primarie e 68 dedicati ai bambini delle scuole dell’infanzia. Il Comune, inoltre, sostiene, con i fondi della legge 285/97, 21 iniziative del terzo settore per la fascia 6-13, completamente gratuite per le famiglie, per circa 250 posti. Infine, tra il 3 agosto e l’11 settembre, verranno riaperte le case vacanza di proprietà dell’Amministrazione e offerti soggiorni e gite per 600 bambini con i loro genitori, con una particolare attenzione ai ragazzi con disabilità.
In totale la capienza potenziale dei centri della città ha superato dunque i 70mila posti. In particolare, sono 82 le opportunità per la fascia 0-3 anni, 243 per i bambini della scuola dell’infanzia (3-6 anni), 301 per la fascia 6-12, 184 per i ragazzi di età compresa tra i 12 e i 17 anni.
Per quanto riguarda la tipologia di offerta, in 78 casi si tratta di oratori, in 65 di enti che offrono attività sportive. Sono 90 gli enti che organizzano laboratori culturali e attività di volontariato e 25 i centri di aggregazione giovanile (CAG) e i centri di aggregazione multifunzionale (CAM).