Il Pd incita a prendere le armi contro la Regione. L’intervento è di Carlo Monguzzi, consigliere comunale del Pd e presidente della Commissione Mobilità di Palazzo Marino: “Armi al popolo” ha scritto sul suo profilo Facebook pubblicando un articolo in cui si raccontava l’ipotesi di un ritorno di Letizia Moratti in politica attiva come sostituta di Giulio Gallera. Un intervento che ha subito suscitato le reazioni del centrodestra. Marco Bestetti, presidente forzista del Municipio 7, ha contestato così le parole di Monguzzi: Uno è ancora per qualche mese il Sindaco di Milano. L’altro è ancora per qualche ora il Presidente della Commissione Mobilità del Comune: ha appena invocato la lotta armata (“armi al popolo”) contro la Regione Lombardia. Linguaggio indegno e violento, da anni di piombo. Si dimetta immediatamente!”. Ma sui social Bestetti non è stato l’unico a indignarsi per parole tanto scomposte da un rappresentante istituzionale: l’onda sta salendo perché la tensione sociale raramente ha raggiunto i livelli attuali. Incitare alle armi, pur se da un profilo social, è potenzialmente pericoloso. Tanto più che si tratta di un consigliere comunale di Milano, una delle città più note al mondo. Non è un bar dove si gioca un torneo di scopa. Ma la campagna elettorale pare iniziata, tanto che Il Pd incita a prendere le armi contro la Regione. Un inizio scoppiettante per il 2021 di Milano. Ora vedremo se questa crisi si risolverà con le dimissioni di Monguzzi, ma è un’eventualità abbastanza improbabile: la sinistra ha da tempo chiarito che le frasi scomposte del proprio schieramento sono accettabili, mentre qualunque esternazione degli avversari è un’evidente attacco alla democrazia. Un obbiettivo più probabile è ottenere un passo indietro di Monguzzi come gesto di buon senso per una campagna in cui i toni possano essere accessi, ma non pericolosi.
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