Nel corso delle odierne comunicazioni di Regione Lombardia sull’emergenza coronavirus sono state proiettate alcune slide per illustrare l’evoluzione dell’epidemia in Lombardia, al termine delle quali l’Assessore Giulio Gallera ha sottolineato: “visto il fenomeno di dimensioni crescenti il nostro sistema sanitario sta dando una prova straordinaria” per poi fornire i numeri del contagio, “2612 positivi, 1622 ricoverati, dei quali 309 in terapia intensiva, 469 dimessi e 135 deceduti“. I casi a Milano città sono 119 con un deceduto. Un ulteriore dato fornito per la prima volta è stato quello relativo all’incidenza del contagio per fasce d’età: il 36% di contagiati è over 75, il 20% tra i 65 e 74 anni, il 25% tra 50 e 64 anni, 17% tra i 25 e i 49 anni, 1% tra i 18 e i 24 anni, 1% con meno di 18 anni.
Gallera ha poi rassicurato sul “continuo ampliamento dei posti in terapia intensiva passati da 321 a 400 in un solo giorno“, a dimostrazione della “forza e competenza del sistema sanitario e del personale medico”, concetto che ha ribadito più volte nel corso della conferenza stampa per, aggiungendo che oltre alle strumentazioni, già ordinate, che “al momento non preoccupano“, per far fronte alla carenza di personale sono entrati in servizio altri medici e infermieri militari, mentre ieri sono stati anticipatamente laureati 65 infermieri nell’università di Pavia e altri 250 lo saranno fra Milano Brescia e altre università nei prossimi giorni. Su quest’ultima questione l’Assessore ha aggiunto una “nota polemica“, ringraziando i rettori di avere reso possibile la cosa emettendo decreti di termine anticipato dei corsi di studio per sopperire al mancato mantenimento dell’impegno del Governo di emetterli in loro vece.
Gallera, ha quindi reso noto, “con orgoglio“, di avere ricevuto in giornata una nota contenente i complimenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, per il lavoro fatto e la richiesta del modello utilizzato per gestire l’emergenza in modo di poterlo utilizzare ovunque se ne presentino di simili. L’Assessore ha poi detto che vista l’imminente scadenza dei decreti, domani mattina Regione Lombardia si riunirà con tutte le parti interessate dalla crisi, sindaci e comunità scientifica, per poi portare al governo le richieste utili ad evitare che la cartina mostrata diventi completamente rossa, condizione alla quale il sistema, “per quanto virtuoso“, non potrebbe reggere. In tal senso si è raccomandato con tutta la popolazione perché rispetti le indicazioni in materia di igiene e riduzione dei contatti sociali in modo di ridurre il propagarsi del contagio, concludendo, “Noi resistiamo, stiamo facendo sforzi incredibili, con risultati straordinari, solo con l’aiuto di tutti possiamo fare in modo che chiunque abbia le cure migliori“.
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