Aree cani, Piscina: “Trovate trappole per animali”. La denuncia del presidente leghista del Municipio 2 arriva per sottolineare come certi comportamenti non cessino nemmeno nelle situazioni di emergenza: “Neanche il Coronavirus ferma la mano dei vili delinquenti che realizzano vere e proprie trappole mortali per gli animali, lasciandole appositamente nelle aree cani”, denuncia Samuele Piscina, Presidente leghista del Municipio 2 di Milano. “Proprio nel momento in cui la guardia è bassa per la scarsità di vigili nelle nostre strade, ancora una volta ci troviamo di fronte all’ennesimo atto volto a ledere la salute di animali e cittadini nel Quartiere Adriano, all’interno dell’area cani di via San Mamete sita nel giardinetto a fianco del civico 91”. “Alcuni cittadini mi hanno infatti segnalato che questa mattina hanno rinvenuto dei vetri intenzionalmente rotti e un’asse di legno appositamente chiodata, colorata di verde per confonderla tra l’erba nel più vile dei modi”. “Sono numerosi gli episodi dolosi avvenuti in questa area cani nel corso degli anni, tra bocconi avvelenati, bocconcini con all’interno spuntoni e assi chiodate. I nuovi ritrovamenti in questo periodo, dove diventa complicato uscire di casa anche per andare in farmacia o dal veterinario, mi preoccupano seriamente e sono sintomo di un odio inaccettabile nei confronti degli animali indifesi”. “Il Municipio 2 ha prontamente segnalato l’episodio alla Polizia Locale e alle Forze dell’Ordine al fine di individuare i responsabili e punirli secondo la legge. Le indagini a posteriori però non sono sufficienti!”, chiosa il Presidente leghista. Sono necessari controlli in tutte le aree verdi da parte della Polizia Locale e chiarezza da parte del Comune sulla fruibilità delle aree cani, poiché sul sito istituzionale è indicato che tutte quelle che non si trovano in parchi o giardini recintati siano fruibili, in netto contrasto con quanto disposto dall’ordinanza regionale che proibisce l’accesso a tutti i parchi e giardini a prescindere che siano recintati o meno. La scarsa chiarezza e la carenza di controlli non possono che peggiorare una situazione ormai al limite nella nostra città e nel quartiere”.