“Abbiamo presentato un Ordine del Giorno il cui chiediamo che il Comune si costituisca parte civile nell’eventuale processo sul CPR di via Corelli” lo scrive in una nota Carlo Monguzzi, Consigliere Comunale dei Verdi, precisando. “L’ordine del giorno è firmato da Monguzzi, Giungi, Gorini, Cucchiara, e Fedrighini”.
“Ritenendo essenziale agire in difesa dei diritti delle persone migranti e garantire il rispetto della dignità e della legalità – continua Monguzzi – auspichiamo quanto prima che il consiglio comunali approvi l’odg per la costituzione di parte civile del consiglio comunale di Milano durante il processo. Sollecitiamo con forza che la maggioranza si esprima per la chiusura del CPR di via Corelli. Questa richiesta si fonda sulle evidenze delle gravi irregolarità e violazioni che hanno caratterizzato il funzionamento di tale struttura come emerge dalla rete no cpr- mai più lager e dai numerosi rapporti pubblicati a riguardo. La recente decisione del Tribunale del Riesame di Milano di confermare il sequestro del ramo d’azienda della società responsabile della gestione del centro, conferma la serietà della situazione e l’importanza di una pronta e decisa azione legale del comune di Milano”.
Francesco Fortinguerra, esponente di Europa Verde aggiunge “Tutti i CPR vanno chiusi perché sono dei buchi neri del diritto é rappresentano un’incarnazione della sospensione dei principi fondamentali che mettono a rischio i diritti e le libertà di tutte le persone coinvolte. Essi sono la massima espressione di un razzismo istituzionale e di una necropolitica che si accanisce sulle persone straniere razzializzate, infliggendo loro violenza, marginalizzazione e privazione di dignità per la sola colpa di non avere il passaporto giusto. Fortinguerra conclude “Si tratta di un sistema di violenza razziale inaccettabile, che va oltre la mera gestione inefficace e richiama la responsabilità politica, sociale e storica dell’intera comunità. Ci impegniamo a denunciare questa realtà e a promuovere un cambiamento radicale nella gestione delle politiche migratorie, orientato verso il rispetto dei diritti umani e della dignità di ogni individuo. Di fronte a tale contesto invitiamo il Sindaco e la Giunta a prendere una posizione chiara e decisa, considerando la possibilità di costituirsi parte civile nel processo relativo al CPR di via Corelli, qualora si giunga all’udienza preliminare. Questo atto non solo dimostrerebbe un impegno tangibile per la giustizia sociale e la difesa dei più vulnerabili nella nostra comunità, ma sarebbe anche un segnale forte della sensibilità della città di Milano alle questioni di integrazione e diritti umani”.
“Invitiamo dunque il Sindaco e la Giunta a cogliere questa opportunità per dimostrare il loro impegno per una Milano che si fonda sui principi di giustizia, solidarietà e rispetto dei diritti fondamentali di ogni individuo” concludono.