Milano diventa il teatro di un moderno romanzo criminale. I personaggi principali di Pioveva quella sera alla scala sono un commissario di polizia retto e appassionato, provato da una vita difficile, un autista di NCC ironico e intelligente, innamorato del suo lavoro e della sua famiglia, e un giornalista scaltro, ma dall’animo puro e sentimentale. Un’umanità ricca e variegata, mossa da sentimenti più e meno nobili, si muove sullo sfondo, aiutando il lettore a farsi strada tra vicende intricate e talvolta assurde, dove dialoghi dal ritmo serrato, a volte sinceri e a volta cinici e ironici, alternano vari registri narrativi. Quello scritto da Francesco Artusa è un romanzo con al centro Milano e alcuni dei luoghi e degli eventi più significativi degli ultimi anni come il Teatro alla Scala. Una storia in cui Milano si scopre teatro di vicende appassionanti e che offre un’altra visione della contemporaneità del capoluogo meneghino, per qualcuno ormai diventato la vera capitale d’Italia. Tutto parte da un attentato di cui viene accusata una fratellanza islamica, un evento ormai comune nelle cronache di tutto il mondo, per dipanarsi poi in una serie di eventi che cercano di offrire al lettore una lettura agile e coinvolgente, attraverso gli occhi e le azioni dei personaggi principali. “L’ invito a non fermarsi mai alle apparenze è uno dei messaggi principali del testo, che affronta molti altri argomenti, toccando alcune delle più importanti vicende della storia italiana contemporanea e i principali temi della più recente attualità – avverte la presentazione del romanzo – tra questi ultimi ci sono politica e populismo, corruzione e brama di potere, corporazioni e lobbies, immigrazione e razzismo, giornalismo e fake news”. Un avvertimento il cui significato starà al lettore scoprire.
Francesco Artusa, classe 1974, è un imprenditore nel settore NCC, con un passato da cantautore. Grande lettore di gialli, appassionato del suo lavoro ─ di cui spesso si è trovato a scrivere e parlare ─, ama molto anche la musica e la politica. Esperto conoscitore della storia italiana contemporanea, vive nell’area metropolitana di Milano, dove ha due figli e divide il suo tempo tra famiglia, lavoro e scrittura.