Circa una cinquantina di ristoratori e gestori di bar, in rappresentanza di 2 mila attività, hanno protestato all’Arco della Pace posando a terra decine e decine di sedie vuote a simboleggiare i loro locali che ancora non possono accogliere persone. “Abbiamo incassi ridotti del 70% e rischiamo di non riaprire più – ha detto il ristoratore Alfredo Zini che fa da portavoce alla protesta -. Non basta dire che alla riapertura dovremo usare il plexiglas per dividere i tavoli, vogliamo regole chiare perché viviamo di convivialità“, sottolineando che con il delivery o l’asporto “non si può fare stare in piedi un’azienda e poi può entrare un cliente alla volta. Così possiamo pagare qualche utenza mensile o qualcuno paga la cassa integrazione ai dipendenti visto che ancora non è arrivata“. A peggiorare ulteriormente la loro situazione economica è intervenuta la Polizia li ha multati di 400 euro ciascuno per aver violato le prescrizioni per il contenimento del Covid costituendo un assembramento.
Un’azione repressiva che non è piaciuta agli esponenti del centrodestra milanese. Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza italia ha sottolineato che, prima dell’intervento delle Forze dell’Ordine, i commercianti stavano “manifestando pacificamente, distanziati tra di loro e indossando mascherine“, quando “i loro diritti di libertà di pensiero sono stati imbavagliati in diretta TV (a “L’aria che tira”)“. Un’intervento che De Chirico ha definito, “paradossale” e “inaccettabile”, soprattutto se paragonato al trattamento riservato dal Sindaco a “chi occupa gli stabili demaniali viene osannato per l’impegno sociale o chi improvvisa flash mob in mezzo alla via viene solo ripreso verbalmente“. L’azzurro ha concluso manifestando “sdegno e solidarietà per imprenditori in difficoltà” e auspicando “che i verbali vengano annullati oggi stesso dal Prefetto”.
Anche l’ex vicesindaco Riccardo De Corato si è detto “basito” per quanto accaduto. L’esponente di Fratelli d’Italia ha poi sottolineato che “in questo periodo di lockdown se ne sono viste di tutti i colori: manifestazioni di anarchici sotto San Vittore, Centri sociali in piazza il 25 aprile così come gli antagonisti, con tanto di fumogeni, il 1 maggio, Cobas sotto la regione con striscioni offensivi. Eppure di denunce non si è vista nemmeno l’ombra“. “Uno stato forte con i deboli ,senza le protezioni giallo rosse, e debole con i forti” ha aggiunto, spiegando, “Non voglio certo giustificare manifestazioni non autorizzate, ma mi chiedo per quale motivo si utilizzino due pesi e due misure“, per poi concludere, “Mi auguro che il ministro Lamorgese, che ben conosce la situazione e l’onestà dei ristoratori milanesi, possa intercedere e rivedere le sanzioni emanate oggi“.
Anche Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale a Milano della Lega, ha definito “pazzesco” quanto accaduto e “assurdo che in un momento di tale difficoltà per queste categorie ci si accanisca anche con pesanti sanzioni amministrative“, invitando il Sindaco Sala a “intervenire assolutamente affinché vengano ritirate“, per poi concludere, “il Governo con questi interventi sta veramente dimostrando di essere lontanissimo dalle esigenze dei cittadini in questa fase di drammatica emergenza economica“.