Scuole a pezzi, un preside: “Mi incateno al Comune”. La minaccia del preside di via Pareto viene rilanciata dall’agenzia Dire ieri, ma è solo l’ultima voce che si unisce a un coro. Le scuole della Milano di Sala cascano a pezzi. Letteralmente visti i soffitti che crollano, ma “Beppe” come lo chiamano anche i cronisti dei giornaloni se ne può sbattere: i figli dei suoi amici stanno nelle private. E chi è tra “quelli che stanno sotto” e lo ha votato ora capisce l’errore. L’attuale sindaco pensa alle Olimpiadi, le scuole comunali sono roba da poco per lui e nell’occhio del ciclone resta l’assessore Galimberti. Ecco dunque che un preside deve minacciare di incatenarsi al Comune: “Se i lavori di manutenzione non saranno completati sono pronto ad incatenarmi al Comune”. Ad alzare la voce e’ Angelo Lucio Rossi, dirigente dell’istituto comprensivo di via Pareto a Milano. L’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso e’ stato il cedimento di un pannello del controsoffitto del plesso della scuola media di via Gallarate. Un pannello imbevuto d’acqua si e’ schiantato a terra a pochi centimetri da due alunni. Nessun ferito, per miracolo. Ma stavolta il preside, che gestisce cinque plessi nei quartieri Gallaratese e Certosa, con mille alunni, ha preso carta e penna e ha scritto al prefetto, al sindaco e all’assessore. “Per mesi- spiega Rossi- non e’ stata fatta manutenzione agli edifici scolastici. Le conseguenze sono state devastanti: grondaie e tetti pieni di foglie. Un’incuria che ha determinato infiltrazioni e caduta di pannelli. Nel plesso della scuola dell’infanzia di via Sapri ci sono state infiltrazioni legate a lavori non fatti a regola d’arte: il tetto appena rifatto ha di nuovo problemi. Nel plesso delle medie c’e’ un infiltrazione nell’aula magna e in un altro spazio che usiamo anche il pomeriggio. Queste incuria ha provocato non solo apprensione ma dei danni a tutta la popolazione perche’ la nostra scuola e’ usata anche il pomeriggio e la sera. In via Sapri ci sono ogni settimana le prove di una banda musicale”. Rossi denuncia una situazione che non riguarda solo la sua zona: “E’ mancata una regia dei lavori di manutenzione: c’era persino un numero verde che per tanto tempo non ha funzionato. Per mesi la situazione e’ stata di emergenza pura. Ho alzato il tiro con la lettera al Prefetto non solo per rappresentare la mia scuola ma per far luce su una situazione. Era necessario un piano in previsione dei mesi autunnali e invernali. Io ho interdetto l’uso di alcune aule ma dovrei interdire tutta l’attivita’ didattica”. Intanto qualcosa si e’ mosso. In questi giorni il Comune e’ intervenuto: “Mi sono ritrovato- prosegue il dirigente scolastico- finalmente delle gru e degli operai a scuola pronti ad intervenire. Hanno persino richiamato un’impresa che anni fa aveva fatto dei lavori che non sono risultati funzionali. Sono pronto ad incatenarmi al Comune se la manutenzione non sara’ completata. L’amministrazione sembra essersi ripresa la regia di questa situazione. Finalmente il sindaco ha capito che su questa questione si gioca molto: i quartieri periferici hanno la scuola come primo impatto, diretto. Non mi fermo qui. Le inaugurazioni sono belle ma la manutenzione ordinaria e’ silenziosa e non viene presa sul serio”.