La Corte di appello civile di Milano, accogliendo il reclamo della Procura di Milano, ha ribaltato la decisione di primo grado del Tribunale di Milano, dichiarando illegittimo l’atto con cui il Comune di Milano aveva trascritto i nomi di tre mamme intenzionali e di altrettanti figli nati all’estero con tecnica della procreazione medicalmente assistita, che dovranno essere cancellati.
Appena appresa la notizia, il Senatore di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato, ha sottolineato “Non è il primo caso perché, anche altre Corti, tra cui quella di Torino lo scorso dicembre e quella di Strasburgo ancor prima, hanno bocciato diversi ricorsi presentati da Famiglie Lgbt”, spiegando che la Corte di Strasburgo ha fatto presente che il desiderio delle coppie di veder riconosciuto un legame con i bambini poteva essere soddisfatto attraverso altri strumenti che non sono però stati utilizzati.
Nonostante tutto, ha aggiunto De Corato “il Sindaco di Milano si è mai ostinato ed ha proseguito, di testa sua, nelle trascrizioni” sostituendosi “al Parlamento senza averne i requisiti per farlo!”. Tutti itribunali, sentenzia il Meloniano “hanno detto, chiaramente, che la decisione spetta al legislatore, ovvero a Governo e maggioranza Parlamentare, che emanano le leggi” ora “Sala, si deve rassegnare chiudendo una volta per tutte questo capitolo di violazione alla legge” ha concluso De Corato.