“La Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza delle Nazioni Unite, che dal 1991 è parte dell’ordinamento italiano, prevede che bambini e ragazzi abbiano il diritto di essere ascoltati in merito alle questioni che li riguardano e che quanto dicono venga tenuto in considerazione dagli adulti che hanno il compito di decidere. Il presupposto necessario per dare la parola a qualcuno è vederlo e riconoscerlo come interlocutore. In quest’ultimo anno di pandemia è stato evidente che i decisori a tutti i livelli hanno dimenticato bambini e bambine, ragazze e ragazzi: non li hanno visti, non li hanno ascoltati, non li hanno coinvolti; e hanno anche perso l’opportunità di responsabilizzarli e di chiedere apertamente il loro aiuto.
All’interno di questo scenario si colloca un fatto nuovo ed estremamente significativo: il Sindaco di Milano ha rivolto un proprio messaggio a chi studia, a chi sta frequentando la scuola in ogni ordine e grado, quindi a bambini, ragazzi e giovani, a seguito della chiusura di tutte le scuole correlato al passaggio della Lombardia in zona arancione rafforzato.
Giuseppe Sala in questo modo riconosce i cittadini – di oggi, non di domani – più giovani come interlocutori degni dell’attenzione di chi governa e ne riconosce i sacrifici, le sofferenze, le fatiche: purtroppo oggi come sapete siamo costretti a ritornare in DAD. Avverto e comprendo lo scoramento, la stanchezza e magari anche la rabbia. Ma li incoraggia anche a non perdere la fiducia.
Si tratta di un passaggio fondamentale per aprire all’ascolto del punto di vista di bambini e ragazzi, al punto che il Sindaco definisce le loro richieste fondamentali per il Comune di Milano, che per voi è l’istituzione più prossima e deve essere la più sensibile nell’accoglierle. E li invita anche a far sentire la loro opinione: è giusto, anzi, doveroso che i decisori politici sentano maggiormente la voce dei giovani che hanno tutto il diritto di dire la loro in merito a scelte che riguardano la loro vita; chi ha da pronunciare la parola definitiva su come ci avvieremo al futuro dovreste essere proprio voi.
Nel mio ruolo di Garante cittadino per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza assumo queste dichiarazioni del Sindaco che mi ha scelto per questo incarico come una piattaforma fondamentale per l’azione del mio Ufficio nei prossimi anni. Il coinvolgimento e la partecipazione di bambini, bambine e adolescenti verrà promossa, attraverso la valorizzazione dei contesti istituzionali esistenti in cui cittadini minorenni rappresentano i propri pari (la Consulta degli Studenti e delle Studentesse, i Consigli Municipali dei Ragazzi e delle Ragazze) e delle associazioni e attraverso occasioni di confronto e di ascolto aperte a tutti”. Lo dichiara Silvio Premoli, Garante per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del Comune di Milano.