Covid19, tutti gli errori di Sala l’uomo privo di spalle. Iniziano a essere tanti dall’inizio della crisi, pure troppi. Noi dell’Osservatore lo avevamo avvertito più di una volta del fragilità della sua idea di Milano: la locomotiva può andare sempre al massimo solo se i fondamentali sono certi. L’attuale crisi ha dimostrato che la Milano dell’Expo invece era un leone di carta. E Sala con lui, perché è un uomo privo di spalle (ovviamente ne parliamo come uomo politico, in famiglia sono problemi di lady Bazoli). Alla prima seria fermata è andato in pezzi compiendo una serie di errori madornali:
- il sindaco ha reagito, ecco il primo errore, con l’unica formula che conosceva cioè Milanononsiferma. Un errore pazzesco che ha messo a repentaglio la vita di molti milanesi della cui salute dovrebbe essere il primo responsabile proprio il sindaco. Tutto perché Sala politicamente non sembra avere alcuna sostanza, anzi proprio questa peculiarità era il suo punto di forza, solo il “suogno” come direbbe Crozza – Briatore
- il sindaco non ha chiesto scusa per il suo primo errore, ha detto che gli dispiaceva ma…ma in quel momento questo, ma in quel momento quello. Insomma ha dimostrato una volta di più di sentirsi troppo in alto per chiedere scusa quando persino ego ipertrofici come quello di Donald Trump hanno compiuto passi indietro in queste tremende settimane
- Mentre i suoi cittadini morivano, negli ospedali e nelle strade si rubavano mascherine in modo più o meno legale, lui pontificava (sì, scusate, pensiamo ci stia il termine) su come dovrebbe essere riorganizzato il mondo. Un modo per proseguire nella costruzione del Sala uomo di Stato: l’errore è stato proprio questo, non smettere di costruire la propria carriera invece di occuparsi dei cittadini che lo pagano per questo
- Mandare tutti i vigili in ferie forzate, salvo poi scoprire che per controllare le strade, qualcuno in strada deve esserci. E quindi seppur a denti stretti gli è toccato fare un mezzo passo indietro.
- Polemizzare con Fontana che, seppure anche a noi sembri sempre più un pugile suonato da un avversario troppo forte, si sta sbattendo in ogni modo per vincere la sfida. I conti li faremo alla fine della guerra, durante è come minimo da irresponsabili come massimo da traditori dei tuoi compagni di trincea
- Continuare a parlare del dopo. Sala ha dimostrato una volta di più che nel modello Expo c’è solo il dopo, mai il durante. Lui, e con lui tanti presunti politici figli della fine del Novecento, non sanno guidare una barca a remi, solo dire allo skipper dove andare. Non hanno quello spessore politico che sa guidare un popolo giorno per giorno verso una direzione comune. Essendo privi di spalle, nessuno ci si può appoggiare. Prima di vedere un’azione per l’oggi, cioè quando uno come lui dovrebbe muoversi, ci sono volute settimane e a quanto ne sappiamo il fondo comunale non è una sua idea.
- Tentare in ogni modo di uscire dal suo primo errore: glielo diamo come consiglio gratis, non cerchi di rimediare. Lavori. Ai milanesi e ai lombardi non interessa se uno sbaglia, interessa cosa fa. Cosa fa, sia chiaro, non cosa polemizza. Faccia il suo lavoro, se necessario inventando nuove cose come alcuni suoi omologhi tentano in altre parti d’Italia. Si metta a lavorare lui, senza polemizzare con tizio o caio per due titoli di Repubblica in più. Si ricordi che quello in fondo è il giornale che ha fatto le fortune di Salvini e si impegni a uscire dalla crisi.
Eccoci alla fine di questo elenco. Siamo consci che qualcuno potrebbe voler aggiungere altri errori, dunque lasciamo aperto questo articolo Covid19, tutti gli errori di Sala uomo privo di spalle. Noi ci impegniamo a segnare altri inevitabili errori di Sala, ma se volete ogni nuovo errore sarà firmato da chi lo segnalerà.
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