Il Questore di Milano, a seguito dell’attività istruttoria svolta dalla Divisione Anticrimine, ha emesso quattro provvedimenti di “divieto di accesso ai pubblici esercizi o in locali di pubblico intrattenimento” a carico quattro soggetti – di nazionalità italiana e straniera – che, nella tarda serata del 28.04.2021, sono stati denunciati in stato di liberà per lesioni aggravate da un equipaggio delle Volanti, responsabili di aver aggredito il titolare di un pub che si era rifiutato di servire alcolici ad una ragazza già in evidente stato di ubriachezza.
La violenta aggressione è avvenuta in un noto locale in Alzaia Naviglio Pavese, dove quattro giovani hanno affrontato con efferata violenza il titolare, scagliandogli suppellettili presenti nel locale, per poi colpirlo in gruppo con calci e pugni tanto da cagionargli una ferita lacero contusa alla fronte.
A margine dell’aggressione fisica hanno poi messo a soqquadro il locale lanciando sedie e tavoli all’interno e nelle immediate vicinanze dello stesso, danneggiando gravemente strutture fisse e mobili. All’arrivo degli equipaggi della Polizia di Stato si rifugiavano all’interno di un vicino condominio, dove venivano comunque rintracciati e individuati grazie anche alla collaborazione dei diversi avventori.
Alla luce di queste condotte sono stati emessi quattro Daspo, dei quali tre con divieto di accedere agli esercizi pubblici per la somministrazione di bevande, comprese quelle alcooliche di qualsiasi gradazione, presenti nell’intero Comune di Milano, nonché di stazionare nelle immediate vicinanze dei locali e degli esercizi pubblici sopracitati, ai sensi dell’art. 13 bis co. 1 D.L. 14/2017. Per un soggetto invece, il divieto di accedere ai locali è stato esteso all’intera Provincia come previsto dell’art. 13 bis co. 1 bis del D.L. 20 febbraio 2017 nr. 14. L’articolo è stato introdotto attraverso un intervento legislativo d’urgenza, convertito in legge nel dicembre 2020, a seguito della tristemente nota vicenda che ha determinato la morte del giovane Willy a Colleferro .
I quattro provvedimenti, la cui violazione è punita con la reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro, verranno notificati ai giovani nei prossimi giorni.