Tamponi, i guai della Ames arrivano fino in Campania. Non c’è pace per gli effetti del dopo emergenza per la giunta lombarda, dopo i conti in Svizzera e alle Bahamas del governatore Attilio Fontana, ora anche l’inchiesta sulla ditta che si era aggiudicata una commessa da 72 milioni di euro per processare i tamponi. Alla Ames di Napoli sono arrivati infatti i carabinieri nei giorni scorsi. Come andrà a finire come al solito lo sapremo tra anni, quando la faccenda sarà dimenticata. Intanto però la Ames rappresenta l’ultima tegola caduta in testa alla giunta della Lombardia. Non solo la Guardia di Finanza va avanti e indietro da Palazzo Lombardia quasi fosse un bar che offre caffè gratis, ora pure i carabinieri indagano. A livello mediatico un’altra bomba, o almeno bombetta, che viene subito sfruttata dai 5 Stelle: “Perquisizioni negli uffici della Ames di Casalnuovo, il centro polidiagnostico strumentale che si trova a Napoli, vincitore a giugno di una maxi commessa in Lombardia da 72 milioni di euro per eseguire fino a 20 mila tamponi al giorno per la sanità pubblica della Lombardia. Massimo De Rosa, capogruppo M5S Lombardia commenta: “Dopo la conclamata inefficienza lombarda ci appoggiamo alla Campania ma, a quanto pare, sbagliando ancora. Ames, già coinvolta in indagini, ieri ha ricevuto anche una perquisizione da parte dei carabinieri. Complimenti al presidente Fontana, vuole l’autonomia e manda in Campania a processare i tamponi lombardi, intanto, i soldi delle donazioni nel periodo di emergenza Covid sono finiti a far cassa in regione”.