Case ridotte a discarica e preda di bande di minorenni: benvenuti in via Rizzoli
Quasi quasi verrebbe da rimpiangere i tempi delle Gang di Rizzoli Street. Almeno c’era meno immondizia. La situazione delle case MM all’estrema periferia di Milano è ormai fuori controllo, anche se, va detto, c’è ampio margine di peggioramento e MM è seriamente intenzionata a fare peggio. Nelle foto potete vedere cataste di rifiuti che crescono sempre di più, frutto di traslochi e altri lavori probabilmente. Qualcuno le ha spostate o ripulite? Non per giorni. Forse vi domanderete perché fare tante storie. Un motivo c’è: come visto in molti altri posti (via Rilke e via Omero per esempio), l’accumulo dei rifiuti nelle aree comuni è solo il primo passo di una lenta discesa all’inferno.
Prima di tutto, viene interpretato come un chiaro segnale: il Comune si è arreso. E questo dà il via alla criminalità. A farne le spese sono dapprima le cantine ed i locali al piano meno uno. Nei civici 13-47 il processo è già iniziato da tempo. A questo punto comincia ad arrivare spazzatura da fuori. Perché mai, vi chiederete voi. Perché in ricicleria qualcuno talvolta controlla cosa scarichi. E non si ha sempre voglia che si sappia. Ci siamo capiti, vero? Se la zona è adatta allo scopo, chi ama scaricare grosse quantità di rifiuti arriverà a controllare gli accessi, è il caso di via Quarti (anche se è Aler il gestore cambia poco). E da là è tutta in discesa. Via Pastonchi è diventata un’oasi di degrado puro, via Quarti è un rifugio di roulotte e occupazioni, via Omero un cantiere di cui non si vede la fine.
Via Rizzoli che fine farà?
I numeri bassi ormai sono terreno di baby gang. La criminalità abituale è ormai con le spalle al muro, i nuovi arrivati spadroneggiano. E puntano ad una espansione del piccolo impero di anarchia. L’obbiettivo sono i numeri alti. Qui, la presenza di un gruppo determinato di inquilini che, senza paura, hanno difeso le case e di un portiere altrettanto determinato e attaccato al proprio dovere, hanno per ora tenuto le case libere da rifiuti e caos. Ma l’assedio è sempre più deciso.
Domenica un gruppo di ragazzini ha rubato e svuotato gli estintori. Noia, direte voi. Potrebbe essere, ma potrebbe anche essere un test per vedere i tempi di reazione. Il portiere è correttamente e meritatamente in vacanza e la domenica è un giorno di poco movimento. Durante le scorse settimane si è visto di tutto passare, da registi improvvisati a virtuosi dei monopattini. Finora non sono mai rimasti, questi turisti delle periferie. Ma senza un intervento del Comune prima o poi resteranno. E allora anche i numeri alti diventeranno una riserva di degrado.
In sostanza, il Comune deve battere un colpo. E battere un colpo non significa installare un ping pong. Opera meritoria sia chiaro, ma la devianza non si corregge con i giochi per bambini. Va fatta pulizia. Letterale, prima di tutto. Lasciar accumulare i rifiuti è indegno di un paese civile. E poi va aumentata la sicurezza nei cortili. Se il portiere da solo non basta, è il caso dei numeri bassi, gli va affiancata la security, che MM ha ma non usa. E vanno coinvolte le forze dell’ordine.
Comune e Municipio hanno gli strumenti per intervenire, se non per risolvere. Quello che manca è la volontà.