“Facciamo un patto!“. Comune e milanesi se lo sono detto per molto tempo senza mai finalizzare il proposito. Poi, lo scorso maggio, con l’approvazione da parte del Consiglio comunale (con nessun voto contrario) del regolamento sulla disciplina della partecipazione attiva alla cura, gestione condivisa e rigenerazione dei beni comuni urbani, lo strumento è stato individuato e chiamato “patto di collaborazione“. E nei primi sei mesi di attuazione, i risultati sono andati oltre le aspettative: sono stati infatti 40 i patti richiesti al Comune, metà dei quali sono già stati avviati con successo in tutti i municipi della città. Molteplici i luoghi della città coinvolti in progetti di rigenerazione urbana e cura nei quartieri, spesso piazze e aree verdi, ma anche immobili in disuso o degrado. A occuparsene sono stati i milanesi stessi, che hanno deciso di attivarsi senza remunerazione, ma per spirito di partecipazione e senso civico.
Ciò è stato possibile grazie all’ampia collaborazione dei cosiddetti soggetti attivatori, dalle scuole alle associazioni, dai comitati di quartiere ai gruppi informali fino alle ‘social street’. “Con lo strumento dei patti di collaborazione – afferma l’assessore alla Partecipazione e cittadinanza attiva Lorenzo Lipparini – abbiamo dato il via ad un cambiamento, innanzitutto culturale, che ci porta verso l’amministrazione condivisa della nostra città con la partecipazione dei cittadini“. La risposta non si è fatta attendere, continua Lipparini, “sono sempre di più le realtà che scelgono di promuovere insieme al Comune progetti di rigenerazione urbana e di cura nei quartieri, a cui partecipano realtà consolidate ma, sempre di più, anche gruppi informali e singoli cittadini“.
Le attività sono svolte dai cittadini senza alcun contributo da parte del Comune che ha come unico onere la copertura assicurativa per i partecipanti. A seconda dell’intervento proposto è facoltà del Comune agevolarne lo svolgimento attraverso la fornitura dei materiali necessari, come è avvenuto in occasione della ripulitura dei muri imbrattati, con i “Cleaning Day”. Gli ultimi interventi effettuati hanno interessato via Spoleto – Venini (municipio 2), via Reni (municipio 2), piazzale della Cooperazione e via Abbiati (municipio 7), piazzale Corvetto (municipio 4), via Espinasse (municipio 8). A questi è sono aggiungere i ‘Cleaning Day’ dello scorso 28 settembre presso gli stabili di edilizia residenziale pubblica di via Nikolajevka e di quello del 5 ottobre in viale Molise, dove sono state cancellate decine di scritte dalle case popolari di piazzale Cuoco.