Quindici Medaglie d’Oro, dallo scrittore Antonio Scurati all’attrice Lella Costa, fino al cantante Ricky Gianco, 20 attestati a persone e associazioni, dal giornale Leggo all’associazione Amici della Triennale, e sei Medaglie d’Oro alla Memoria, tra cui l’ex dirigente del Partito Democratico, Filippo Penati e il magistrato Francesco Saverio Borrelli. Si è svolta questa mattina al Teatro Dal Verme la cerimonia di consegna delle Civiche Benemerenze del Comune, gli Ambrogini d’Oro, in cui sono stati premiati, dal sindaco Giuseppe Sala e dal presidente del Consiglio Comunale, Lamberto Bertolè, i milanesi di nascita o di adozione che hanno portato lustro alla città.
Diversi i momenti carichi di emozione, a partire dalla consegna dell’Ambrogino alla Memoria per Eugenio Fumagalli, il tassista eroe, morto investito mentre prestava soccorso a un’auto sulla MILANO-Meda: grande commozione e applausi al momento dell’abbraccio tra il sindaco e la sorella di Fumagalli sul palco. Una giornata che il sindaco Sala ha voluto dedicare anche alle vittime della strage di piazza Fontana, di cui il 12 dicembre prossimo cade il 50esimo anniversario.
“Se noi apriamo il cuore, la mente e la memoria al coraggio, allora ci ricordiamo chi siamo, chi sono stati i nostri maestri e cosa possiamo costruire per il futuro – ha affermato il sindaco -. Questo deve essere il senso della giornata di oggi e di ogni singola benemerenza civica: l’idea delle benemerenze è quella di imparare“.
Tra i riconoscimenti alla memoria, oltre a Penati, Borrelli e Fumagalli, anche la figura di Don Luigi Melesi, cappellano del carcere di San Vittore, il patron della Mapei e ex presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che già lo aveva ricevuto in vita, e Carla Casiraghi, ultima custode del vicolo dei Lavandai. Tra le Medaglie d’Oro, invece, oltre a Scurati, Costa e Gianco, anche il paroliere Mogol (al secolo, Giulio Rapetti), la calciatrice Laura Giuliani, il cantante Vinicio Capossela, l’architetto e designer Cini Boeri, il nuotatore paralimpico Simone Barlaam, l’artista Emilio Isgro’, il chirurgo ortopedico Francesco Malerba, il patron di Kartell e presidente del Salone del Mobile, Claudio Luti, l’imprenditore Mario Ferrari, la fondatrice di GialloZafferano, Sonia Peronaci, il Ceo di BE Consulting Stefano Acherman e la moglie di Umberto Veronesi, Sultana Razon Veronesi, scrittrice e sopravvissuta a Bergen-Belesn.
“Sono molto contento e orgoglioso – ha invece dichiarato Bertolè – e credo che oggi diamo un’immagine della ricchezza e delle diverse sensibilità che hanno fatto Milano grande e che continuano a farla così bella, attrattiva e piacevole come luogo in cui vivere“.