Fin dai primi giorni dell’emergenza coronavirus, il nostro giornale si è impegnato a non cadere nel sensazionalismo, per evitare di diffondere il panico fra la gente, limitandosi a diffondere numeri, fatti, e le comunicazioni istituzionali di chi si sta occupando di affrontare la crisi. Sentiamo però doveroso invitare tutti alla prudenza, anche stigmatizzando i comportamenti poco virtuosi di parte delle istituzioni e di alcuni cittadini. Ci sembra quindi giusto dare spazio a quanti ne segnalano alcuni.
La prima a bacchettare gli amministratori milanesi era stata il Consigliere Comunale ed Europarlamentare della Lega, Silvia Sardone, che ha diffuso un video in cui si vede l’Assessore Limonta, mentre è seduto al posto del Presidente Bertolè e trasmette dal microfono un brano di Celentano, cantandolo in coro con altri consiglieri di maggioranza durante una pausa dei lavori d’aula. La leghista aveva così commentato l’episodio in un post su facebook: “Incredibile a Milano: in aula quelli di sinistra cantano e festeggiano mentre in città è crisi nera per il coronavirus. Ieri sera in consiglio comunale a Milano nell’importantissima discussione sul bilancio, mentre l’opposizione cercava di lavorare nella pausa di sospensione per ottenere più fondi per il superamento della crisi legata al coronavirus, ecco la sinistra che si mette a cantare, festeggiare e fare cori in aula. Pazzesco!“.
Ieri invece è stato il forzista Alessandro De Chirico a sollecitare il Sindaco a vigilare sui comportamenti imprudenti di parte dei milanesi: “Parchi pieni, centri commerciali affollati, fastfood pieni di ragazzini festanti. – spiega De chirico, domandandosi – com’è possibile che il sindaco Sala non abbia ancora dato alla Polizia Locale l’ordine di pattugliare i luoghi dove in questi giorni si radunano centinaia di persone come se nulla fosse“.
“Ci sono genitori che vista la chiusura di tutte le scuole irresponsabilmente mandano i loro figli al parco come se nulla fosse perché, poverini, i bambini si annoiano a stare a casa – stigmatizza l’azzurro – Ci sono palestre che per ovviare alla chiusura delle strutture sportive organizzano raduni con centinaia di persone nei parchi cittadini. Adolescenti che affollano i fastfood come se fossimo in un periodo di vacanza da scuola e non in un momento di forte emergenza. Ieri mattina – racconta – sono andato a fare la spesa e il supermercato era pieno di anziani con solo 2 o 3 prodotti. La situazione è critica e considerando che l’appello di rimanere a casa non è stato capito né recepito, è veramente arrivato il momento di estendere la zona rossa a tutta la Lombardia con l’esercito in strada a bloccare queste scene di imprudenza collettiva“.
“Il sindaco faccia il sindaco – conclude De Chirico – e, anziché continuare nel suo storitelling tra un aperitivo e un video in inglese, lanci un messaggio chiaro ai milanesi: statevene a casa per evitare il contagio e il conseguente affollamento degli ospedali!”.