Il sindaco Giuseppe Sala ha annunciato oggi che Milano ha aderito alla Partnership for Healthy cities, una prestigiosa rete globale composta da oltre 70 città impegnate a salvare vite prevenendo malattie non trasmissibili – come cancro, malattie cardiache e diabete – e gli infortuni.
“Poiché i tassi di malattie e infortuni prevenibili continuano ad aumentare a livello globale, dobbiamo agire ora per affrontare questa crisi – ha detto il sindaco Sala –. Sono orgoglioso che Milano si unisca alla Partnership for Healthy cites. Milano si impegna a proteggere sia l’ambiente che la salute dei cittadini milanesi tramite politiche ambiziose che sostengono una città e una qualità di vita più sane. Come parte della rete, saremo in grado di aumentare i nostri sforzi per garantire una vita più sana per i residenti di Milano”.
Le malattie non trasmissibili e gli infortuni sono responsabili di oltre l’80% dei decessi nel mondo. Poiché la maggior parte della popolazione mondiale vive in contesti urbani, proteggere la salute e il benessere di chi abita nelle città è quindi cruciale. Le città e i loro sindaci si trovano in un contesto favorevole per innovare la lotta contro le malattie non trasmissibili e i danni accidentali, implementando politiche che riducano significativamente l’esposizione a fattori di rischio.
“Tramite la Partnership for Healthy cities, i leader locali di tutto il mondo stanno contribuendo a migliorare la salute pubblica e a salvare vite, e oggi siamo lieti di accogliere la città di Milano – ha dichiarato Michael R. Bloomberg, fondatore della Bloomberg Philanthropies e della Bloomberg LP, nonchè ambasciatore globale dell’Organizzazione mondiale della sanità per le malattie non trasmissibili e gli infortuni –. Milano ha dimostrato di essere impegnata nell’implementare politiche che proteggano la salute e la sicurezza di milioni di persone e non vediamo l’ora di sostenere il loro lavoro e contribuire a diffonderlo in altre città del mondo”.
L’impatto delle malattie non trasmissibili e degli infortuni sullo sviluppo globale è enorme. Circa l’86% dei decessi considerati prematuri a causa di malattie non trasmissibili si verifica nei paesi a basso e medio reddito, e i danni non intenzionali tolgono la vita a oltre 3 milioni di persone all’anno.
I progressi sono a portata di mano: ad oggi esiste un programma per ridurre significativamente l’esposizione alle malattie non trasmissibili e ai fattori di rischio che causano infortuni che può essere rapidamente implementato nelle aree urbane.
Attraverso la Partnership for Healthy cities, le città si impegnano in uno dei 14 interventi proposti, come la promulgazione di leggi contro il fumo che proteggano i residenti dal fumo passivo, la creazione di piste ciclabili sicure per gli utenti della strada o ancora la limitazione alle pubblicità per le bevande zuccherate e i cosiddetti “cibi spazzatura”, che impattano negativamente sulle diete della popolazione.
La Partnership è sostenuta da Bloomberg Philanthropies, in collaborazione con l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e l’organizzazione sanitaria globale Vital strategies.
“La Partnership for Healthy cities sta dimostrando che con i piani e le politiche appropriate sindaci e consigli comunali possono fare la differenza per la salute dei loro residenti, ogni giorno – ha commentato il Dr Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità.
“Le città sono da sempre promotrici del miglioramento della salute pubblica – ha dichiarato José Luis Castro, Presidente e Amministratore delegato di Vital strategies –. Accogliamo con favore gli sforzi dei sindaci che lavorano per creare centri urbani più sani e più forti dove i residenti possano prosperare. Diamo il benvenuto a Milano nella partnership e siamo ansiosi di sostenere i loro sforzi per creare un cambiamento sistemico e duraturo che migliori la salute in tutto il mondo”.